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I 10 motivi per cui fare la casalinga non è poi così male

Da Romina @CodicediHodgkin

Dato che la mia condizione di casalinga, mio malgrado, si sta protraendo più del previsto e dato che la mia connaturata tendenza all’ottimismo sta riaffiorando prepotentemente, ho deciso di stilare una sorta di decalogo illustro i motivi per cui, tutto sommato, fare la casalinga non è affatto male:

1. Posso fare colazione in tutta calma. Preparo il caffè, il latte, i cereali, apparecchio la tavola e passo mezz’ora a fare colazione senza che l’orologio urli.

2. Non trascorro più oltre due ore al giorno su mezzi pubblici puzzolenti e affollati. Se decido che la mia giornata lavorativa finisce alle 17:00, alle 17:01 sono sotto la doccia.

3. Il tempo che risparmio sul viaggio della speranza, lo dedico a me. E vai di contorno occhi, idratante, creme&cremine. Cose che prima, per puro sfinimento, non facevo.

4. Il lavoro lo gestisco io. Se oggi decido di stirare, stiro. Se non mi va, lo farò domani. Vorrà dire che oggi pulirò i vetri. In ogni caso, per la prima volta lavoro veramente per qualcosa di concreto e mio.

5. Posso fare la pausa caffè o, molto più prosaicamente, la pausa pipì senza il terrore del telefono che squilla senza sosta. E se perdo una chiamata non devo sentirmi sbraitare contro frasi del tipo “smetta di bere acqua così non si assenta dalla postazione” o “non mi costringa a piazzare un telefono in bagno”.

6. Ci sono aspetti del lavoro domestico molto divertenti, tipo cucinare. Posso preparare piatti che prima, per mancanza di tempo, non avevo mai la possibilità di fare (tagliatelle fatte a mano, pizza, pane ecc…). Ed è una gran soddisfazione quando prepari un’ottima cena e ti fanno i complimenti. Sul lavoro non mi era mai capitato. Potevo sputare anche l’anima, “brava” o “grazie” non me lo diceva mai nessuno. Anzi, se uscivo dall’ufficio alle 20:00 ci si lamentava perché non ero uscita alle 21:00. Niente era mai abbastanza.

7. Non devo subire gli scazzi del capo. Nella mia vita da casalinga nessuno mai mi ha lanciato contro oggetti solo perché è frustrato ed ha dormito col sedere scoperto. Non ho più bisogno del maalox, né del bite.

8. Non ho più il terrore di dover chiedere un permesso medico. Posso fare le mie visite senza sguardi di rimprovero. Meglio ancora, posso anche prendermi le ferie, cosa che negli ultimi 4 anni poteva verificarsi solo nel mese di agosto.

9. Sono sola soletta. Da una parte intrattenere conversazioni con me stessa non è il top (mi contraddico in modo fastidioso) ma almeno non finisco in mezzo ai pollai segretariali. “Ah, io sono una strafiga”, “Ah, in questo mondo sono l’unica che lavora”, “Ah, quella ha detto questo e prende il caffè con quell’altra”.

10. Sono libera. Libera di fare le mie cose ascoltando la musica e senza l’obbligo di lavorare vestita come una woman in black. Fare sollevamento fascicoli in tailleur e tacchi alti è faticoso. Questo rende possibile lavorare ininterrottamente per ore con ottimi risultati e zero frustrazione.

L’unico problema del lavoro di casalinga è che non è retribuito…porcaccia la vacca!

 


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