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I 23 azzurri: tanto cuore ed entusiasmo ma quanta esperienza mondiale?

Creato il 03 giugno 2014 da Simo785

Il Mister Prandelli ha tutta la nostra fiducia, ha dovuto fare delle scelte, qualcuno è rimasto fuori un po’ a sorpresa ma  il C.T. è colui che ha il polso reale del paziente e ha sicuramente ponderato le sue scelte sulla base di ciò che ha visto negli ultimi due anni, negli ultimi mesi e negli ultimi giorni. Al netto delle contingenze e degli infortuni dell’ultima ora ha ritenuto di convocare per il Brasile gli attori che ha ritenuto più funzionali al gioco che, ci auguriamo, ci potrà portare il più lontano possibile.

Per l’Italia un buon mondiale è quello che arriva almeno in semifinale e anche quest’anno tale deve essere l’obiettivo.

cassanoitalia
Molto difficile riuscire a fare peggio di quattro anni fa, anche se non vi è mai limite al peggio. In Sudafrica tuttavia arrivava una nazionale con parecchi convocati per riconoscenza da parte del medesimo capo-truppa di Berlino 2006, non vi era più mordente da parte di alcuni e i nuovi non erano all’altezza. L’errore fu commesso da chi volle di nuovo Lippi sulla panchina azzurra dopo il trionfo tedesco.

Prandelli sbarca sulle coste sudamericane dopo un bel lavoro alle spalle, una finale Europea e diversi giovani formati in questi anni.

L’entusiasmo sarà determinante, in questi tornei veloci è importante acquisire consapevolezza e forza dall’inizio per cementare il gruppo, in particolare quando è giovane e con poca esperienza internazionale.

E’ vero, ci sono diversi “senatori” ma analizzando la lista i giocatori acerbi sono tanti e nei ruoli chiave.

Buffon, De Rossi, Pirlo sono un patrimonio che pochissime altre squadre possono vantare in termini di talento, esperienza e carisma.

Ma la chiave dei successi azzurri è sempre stato il reparto difensivo, non sono più i tempi dei Maldini e dei Baresi o dei Cannavaro e dei Nesta. Oggi il “grande vecchio” in difesa è Barzagli, campione nel 2006, cresciuto tantissimo ma non certo ai livelli dei quattro citati. Con Barzagli il resto della difesa juventina, di certo con grande esperienza ma si avverte la mancanza del vero leader nonché fuoriclasse.

A centrocampo tanta buona qualità e buona esperienza anche internazionale con i due del Paris Saint Germain.

L’attacco è pieno di talento e buoni propositi ma senza un minuto di esperienza “Mondiale”. Anzi, tolti Balotelli e Cassano per il resto è quasi totalmente assente l’esperienza internazionale… Contiamo sull’entusiasmo.

Il milanista e il parmense sono i due più esperti e, probabilmente, i più talentuosi. Ci appigliamo a questo dato pregando che siano in grado di fare un mondiale denso di fioretti quaresimali per trattenere la loro “carattere esuberante” , guidati dal nostro Commissario Tecnico che di sale in zucca per fortuna ne ha parecchio.

Nota statistica curiosa: il blocco è costituito da Juventus, Paris Saint Germain, Milan, Torino, Parma, tra tutti i convocati azzurri non ce ne è uno giunto almeno in semifinale di Coppa dei Campioni negli ultimi tre anni, solamente gli juventini hanno partecipato quest’anno a una semifinale, ma di Europa League.

Questo è il livello del football italico oggigiorno.


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