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I 32 denti e quelli a cui mancano….invece.

Creato il 16 novembre 2014 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

Al G20 australiano i potenti della terra(ma poi lo sono veramente?) discutono di come migliorare l’assetto economico del pianeta,stringendo un po di qua e un po di la a danno di qualcuno.

Lo sconcerto personale e’ quello di chi sta alla finestra guardando un ebete nostrano che dalla mattina alla sera ci ripete di essere ottimisti.

I dati parlano di recessione,crisi sociale e imprese che chiudono perche’ mancano le commesse e i prestiti bancari.

Essere ottimisti per moda non mi va,anche perche’ e’ un film gia’ fatto da quell’altro omino tutto 32 denti che,andando a donzelle per i palazzi del potere,ci ha fregato 25 anni della nostra Italia.

Il pensiero negativo,credo,deve esserci anche,serve a spronare chi,nonostante la certezza di dati e statistiche,vuole catapultarci nel tunnel della felicita’,quel tunnel che mi ricorda gli spot del mulino….ove tutto e’ cosi’ perfetto e regolare e non esiste crisi delle famiglie.

Rispettare la piazza vuol dire anche prendere atto di un paese che e’ maturo e consono di cio’ che e’ stato fatto.

Ma rispettarla vuol dire anche che,oramai,l’italiano ha nel suo dna il concetto di politico,o meglio,di quello che dovrebbe essere il politico e la politica.

Non basta dire che lui,il 32 denti da Firenze,sente anche quelli che non scendono in strada e che invece rimanendo nelle loro stanzette accettano il da farsi della politica romana.

E no,caro Renzi,non basta.

Sarebbe opportuno invece affermare che,nonostante gli sforzi critici,l’Italia e l’Europa sono a un bivio.

Come quando crollo’ il muro di Berlino,venticinque anni fa.

Un’epoca,un periodo che ando’ via e che fece nascere,nelle menti dei politici di allora,la volonta’ di affermare l’unione totale di due germanie come  un passo decisivo verso la democrazia e aperture anche economiche e sociali.

L’Europa dovrebbe abbattere il muro che la circonda,e riconoscendo la validita ‘ di ogni paese,dovrebbe ripartire da questo.

La storia di ognuno non puo’ essere mercificata a Bruxelles o altrove,nei palazzi dove quattro gatti decidono se prenderci i soldi dai conti correnti o innalzare il livello delle tasse a tutti noi.

Un certo senso della dignita’ geopolitica,dove ogni paese deve esigere il suo posto.

Ha fallito l’Europa e bisognerebbe anche dire che ha fallito il concetto di politico al servizio di un ente comune che pensa solo a mettere i conti in regola di ogni paese.

Concludo dicendo anche del  caso Ilva da noi.

Si parla spesso di ridarla allo stato,di renderla efficace non senza danni per i tarantini.

Bonifiche attualmente da parte dei Riva sono nel dimenticatoio e i compratori(indiani,francesi,italiani…)dovrebbero sborsare molti ma molti milioni di euro per chiudere un’area a caldo vivendo solo con quella a freddo.

Una mossa che ,lo stato italiano,dovrebbe compiere per porre fine all’inquinamento sempre esccessivo da parte dell’Ilva stessa.

Ma anche qui,affermando che e’ l’unica industria che fa alzare il pil nostrano,sara’ difficile porre rimedio a una questione che ha causato morti e malattie irreversibili.

Quindi caro 32 denti da Firenze,da ridere e essere ottimisti,non sembrafar  parte di tutti noi..o no?



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