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I 50 anni del muro e la SlutWalk (ovvero: un sabato Berlinese quasi qualunque).

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
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No, no: sono ancora in vacanza, o quasi. E anche il blog.

Questo è solo un piccolo rigurgito blogghesco per fermare su questa bella carta elettronica la giornata di ieri, tra i 50 anni del muro e la manifestazione SlutWalk.

… Sono le undici. Dopo il caffè, twitto e chiudo, prendo la bici e, armato di iPhone, inizio il tour twitter-fotografico del muro di Berlino, i cinguettii a colori raccolti su #TourMuro.

Da Hermannplatz corro verso la prima tappa, East Side Gallery click! click!. Ritorno sull’Oberbaumbrücke, click!, per immortalare una vecchia torre di controllo della DDR click!. Pedalo tra est e ovest, click!, e riprendo il tour verso Bernauer Straße, dove c’è il Gedenkstätte Berliner Mauer, seconda tappa del tour. Mi insinuo tra turisti e giornalisti (c’è anche il signor Repubblica, qui le sue foto) e scatto le mie twitter-fotografie, click! click!.

Pedalo in discesa (ma solo per un poco) e giungo alla terza e ultima tappa: Topograhie des Terrors, vecchio quartier generale nazista, ora museo all’aperto e uno dei pochi siti con un tratto di muro ancora in piedi click!.

Il tour finisce qui, in perfetto stile “turista sprovveduto” con un una Schultheiss fredda (non certo la birra preferita da Frank Lehmann) e un Bratwurst, click!.

Ma sono già le 14.30 e in un quarto d’ora ho appuntamento con un amico a Wittenbergplatz, per partecipare alla SlutWalk. Una manifestazione, dice Wikipedia, “contro la spiegazione o giustificazione dello stupro in riferimento a qualsiasi idea sulle apparenze di una donna”.

Il colpo d’occhio sui partecipanti è incredibile (qui le foto del Signor Repubblica): sono 3.000 folli di ogni “genere”, vestiti, troppo vestiti, nudi o troppo nudi che portano in giro slogan come “No means no!”, “Sono una troia, ma non la tua!”, “Don’t diet, riot!”, “Perdonami, ma questo corpo è mio!”, “Don’t rape!”…

Ed è euforia, sole, bellissimi corpi e birra che va giù.

Riassumendo: un sabato (quasi) qualunque, un “one-day summer“, due hashtags (#SlutWalk e #TourMuro), e, soprattutto, un gran giro in bicicletta per le strade di Berlino.

Ora me ne torno in vacanza… a proposito: non perdetevi il twitter-viaggio che, da domani, mi porterà in #7CittàIn12Giorni.

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