foto di ARALLA GIANLUCA
6.500 esuberi dal 3 Marzo e 2 miliardi e 250 milioni per le opere di bonifica degli impianti per attivare la famosa AIA.
Si fermera’ la vita per molte famiglie di operai e sara’ dura,molto dura avere speranza per un futuro che con questa mossa Riva mette in discussione.
Si perche’ se da una parte gli esuberi sono causati dal fermo degli impianti,dall’altra parte si teme possa essere una mossa per smorzare le pressioni attorno all’attuazione dell’AIA stessa.
Come dire:” io padrone ho in mano le redini di queste persone e quindi….”
Taranto lavorativa colpita al cuore di un penoso cammino dove l’arma del ricatto occupazionale e’ sempre dietro l’angolo.
Si ferma l’Ilva per bonificare,adeguarsi e ripartire.
Ma in molti vedono in questo un modo di rinuncia ad investire,uno scorrere lento e svogliato di iniziative atte a tutelare ambiente e operai stessi.
Il tempo e le carte del programma di rinnovamento saranno lo specchio di cio’ che i Riva vorranno fare e scommettere ancora sulla realta’ jonica.
La stella della fortuna oggi brilla ancora in cielo?