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"I 7 Modi per non Arrabbiarsi"

Da Risveglioedizioni
Risveglio Edizioni, Libri, Spiritualità, Meditazione, Medicina, Cosmologia, Arte, Filosofia, Ufologia, Federico Bellini, Ambra Guerrucci, Osho, TV Perché perdere le staffe è quasi sempre inutile, se non controproducente. Arrabbiarsi fa male alla salute (anche se da questo punto di vista, gli scienziati non sempre sono d'accordo)...
Ecco perché, prima di farsi prendere da un attacco d’ira, sarebbe sempre meglio - come vuole un celebre adagio – “contare fino a dieci”. Ma siamo proprio sicuri che sia questo l’unico modo per trattenersi e resistere alla tentazione di lasciarsi andare? No, non lo è. Ve ne suggeriamo almeno altri 7, tutti ugualmente efficaci. E casomai non dovessero convincervi, be’: non prendetevela troppo... 1) Non giustificatevi dicendo che “è colpa del mio caratteraccio”, come se fosse qualcosa che non si può governare. Succede a tutti di provare il sentimento dell’ira e quasi sempre è possibile dominarsi. 2) Provate a riflettere sui fattori che di solito vi portano a “scattare”. Sono davvero così giustificati? Provate piuttosto a gestire le provocazioni, a comunicare meglio le vostre ragioni, a trovare metodi alternativi per difendere i vostri diritti. Se invece riconoscete che il più delle volte vi arrabbiate per motivi banali, diventa necessario imparare a non farsi trascinare. 3) Calcolate il rapporto costi-benefici che può avere una litigata: di solito sono molto squilibrati a favore dei costi. E si traducono in problemi sul lavoro e in famiglia, danni d’immagine, perdita di rapporti importanti… 4) Quando sentite crescere la voglia di reagire, fermatevi e cercate di rimandare il più possibile la reazione: basta per esempio uscire dalla stanza o prendere tempo con l’interlocutore prima di replicargli. 5) Tecniche di rilassamento come il training autogeno o la meditazione sono utilissime. Lo stress è un fattore di rischio per gli attacchi di rabbia, qualsiasi pratica diretta a limitarlo non può che sortire effetti positivi. 6) Molte delle persone che perdono le staffe spesso e volentieri, soffrono di un senso di frustrazione latente e continuo. Può dipendere da traumi passati o da un’insoddisfazione presente (magari sul lavoro). Rendersene conto e cercare di rimediare può rivelarsi molto utile. 7) Reprimere completamente l’ira non solo serve a poco, ma può risultare controproducente: si rischiano problemi psicosomatici. Tra il cedere alla rabbia e subire passivamente qualcosa che proprio non vi va giù, c’è una via intermedia: provate a capire se esiste una soluzione più funzionale di una scenata sterile e improduttiva.  Fonte: http://staibene.libero.it

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