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I barbari sono fra noi!

Creato il 01 giugno 2013 da Patuasia

Non ho sentito l’urlo che avrei dovuto sentire. Un urlo collettivo e agghiacciante, come sono agghiaccianti le passerelle sotto la Porta Pretoria. Possibile che nessuno ne abbia parlato? Possibile che nessuno veda lo scempio che dovremo subire per anni e anni, molti di noi per sempre? Dove sono le associazioni, i partiti, i movimenti? In una parola dove sono i cittadini? Svaniti. L’archeologia è un patrimonio che non tocca la pancia, non subito quindi… eppure i beni culturali, c’era scritto su tutti i programmi delle recenti elezioni, sono il futuro della nostra città e, secondo le promesse, vanno tutelati e valorizzati. Sono una risorsa non solo culturale, ma soprattutto economica. Nei fatti sono solo uno strumento per dare lavoro a qualcuno, sul come viene fatto non importa agli uffici. E adesso cosa presentiamo ai turisti in cerca della romanità di cui siamo i secondi possessori dopo Roma? Cemento e acciaio? Fatemi capire. Lo scavo nasce della legittima esigenza di conoscere, poi dalla volontà di riconsegnare al presente la maestosità del passato avvilita dalla strada che dimezzava quasi l’altezza della Porta. E adesso cosa abbiamo? La passerella è collocata 50 centimetri sopra il precedente passaggio, per accedervi si è venuta a creare un’incresciosa salita-discesa (sai con il ghiaccio che bello) che rende le due arcate più basse di prima. La percezione della maestosità è compromessa dalle putrelle che sono enormi. Il prospetto sud della Torre è in parte ostruito alla vista e così l’ufficio del turismo. Nel lato ovest, lo scavo termina con un orribile muro di cemento. Ma chi l’ha avuta questa idea? Ditemelo per favore! Non si può mettere alla Sovraintendenza dei Beni culturali uno come Roberto Domaine che si è sempre occupato di Agricoltura. Che ritorni a zappare! Occorre pubblicizzare questo ennesimo insulto alla nostra città con tutti i mezzi possibili. Datemi una mano.


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