Sul blog del senatore Paolo Rossi se ne stanno sentendo di tutti i colori. Come già feci in passato, intervengo solo per dirvi che mi viene la nausea. Io ho l’etichetta del rottamatore, anche se il termine non mi piace. Faccio di tutto per scollarmela di dosso, non mi ci nascondo dietro, non mi firmo rottamatore, perché l’etichetta, la corrente, la cordata, la tribù, mi, ci va stretta. E perché su internet, un po’, i rottamatori ci vivono. E, per come la vedo io, queste cose non si fanno. Punto.
Comunque, è un caso particolare. Ci vogliono capacità straordinarie per tramutare una (quasi) vittoria, a Varese, in una sconfitta. Noi ci riusciamo facilmente, mandiamo tutto all’aria per questioni ombelicali.
E vabbè, siamo un partito da comunicato in forma cartacea, ciclostile e bacheca. Niente di male, il web sarà per la prossima volta.
Da segnalare che c’è anche chi si diverte a guardare l’ombelico dell’ombelico del Pd.