Il fine settimana dell’ 11/12 giugno avevamo da tempo programmato di trascorrerlo al mare, e, complice il fatto che il 13 è Sant’Antonio, e a Padova è festa avevamo già detto alle bambine che saremmo stati per quasi 4 giorni dagli adorati zii!Poi, ci siamo ricordati del referendum, ed essendo da sempre convinti che il voto sia un diritto/dovere imprescindibile abbiamo detto alle bimbe che torneremo un giorno prima perché dobbiamo votare. La più grande a quel punto ci ha sottoposti ad una serie di domande, le abbiamo spiegato che una delle domande riguardava l’acqua così lei ci ha chiesto,tra l’altro,
”Mamma perché le persone non capiscono che l’acqua è un bene prezioso?”
…Panico……
”perché pensano che ce ne sarà sempre, in realtà però non è così,ne consumiamo e ne sprechiamo troppa.”
“É per questo che mi fai una Capatanta (benché sia padovana il napoletano incombe….) che devo chiudere l’acqua quando mi lavo i denti, quando mi insapono sotto la doccia e quando devo prendere un bicchiere d’acqua….?”
“si, é proprio per quello, ed è per quello che ti dico di dividere le cose che butti in modo che possano essere riciclate…”
la più piccola a quel punto è intervenuta “io guardo sempre se c’è il disegno del riciclaggio (?!?!) me l’hanno insegnato all’asilo….”
Naturalmente il discorso è caduto sull’ecologia, tema al quale Giulia (6 anni) è stata sensibilizzata a scuola quest’anno, con vari progetti culminati lunedì sera in uno spettacolo, cui tutte le classi della sua scuola (elementare) hanno partecipato e che aveva come tema il mondo che sta morendo, ed è stato veramente bello e commovente!!! Nello spettacolo si parlava di energia pulita, e di questo sole che produce forza e ci dà modo di utilizzare la sua energia senza chiederci nulla, e così si è ricordata che quasi un anno fa abbiamo avuto gli operai che hanno montato i pannelli dell’impianto fotovoltaico e del solare termico (così come nella sua scuola, ed in quella di sua sorella) e mi ha chiesto
“allora noi catturiamo l’energia del sole?”
“si, e la usiamo….”
Stampa“BENE, allora ce la possiamo fare a non far morire il mondo”