I Blur si sciolgono definitivamente e forse pure i Gorillaz

 Possiamo per un momento abbandonare l'osservazione della caduta degli indici di borsa, che magari saranno risollevati dagli americani nel corso del pomeriggio, per dedicarci un po' alla musica e alla notizia che uno dei gruppi musicali più interessanti e seguiti negli anni 90 pare destinato a sciogliersi definitivamente, dopo che già nel 2003 ne era stata sospesa l'attività, poi ripresa nel 2009.
Ad annunciarlo è il cantante e leader del gruppo Damon Albarn che in un'intervista al quotidiano britannico "The Guardian" fa un po' il punto della sua vita, musicale e privata. Un momento della sua vita abbastanza confuso, a giudicare da quello che racconta all'intervistatrice così, mentre si riuniscono i gruppi storici che negli anni 90 ai Blur avevano conteso le classifiche dei dischi più venduti (Verve, Suede, Pulp ed altri ancora) in una specie di revival di quegli anni, il gruppo londinese segue il destino dei grandi rivali di quegli anni, gli Oasis dei fratelli Gallagher, sbandatosi definitivamente tre anni fa.

I Blur nel 1991

Le due band erano state gli alfieri della rinascita del britpop, rinverdendo il genere denominato "merseybeat" dal quale emersero i Beatles e gli altri gruppi della prima "British Invasion" degli anni 60, e la loro definitiva scomparsa segna in qualche modo anche la fine di un'epoca.
Albarn ha raccontato dei suoi primi spettacoli organizzati a scuola, insieme al chitarrista Graham Coxon, col quale co-fonderà poi il gruppo, ma è molto più fumoso riguardo l'attività futura. Si dice certo che non ci saranno più esibizioni dei Blur dopo il concerto previsto per il prossimo 12 Agosto ad Hyde Park, ma non esclude che il gruppo possa incidere ancora qualcosa.
Ancora più oscuro sembra essere il destino dei Gorillaz, il gruppo alternativo a Blur che Albarn creò nel 1998. Il nuovo lavoro del gruppo secondo Albarn non è soddisfacente e probabilmente non porterà a nessuna nuova realizzazione discografica.