L'autunno è arrivato. Venerdì ho dovuto spiegare al ciliegio, alle ortensie, alle rose che è ora di ingiallire, quest'anno non ci vogliono proprio credere, fa caldo, è estate mi dicono. E invece no. Vedo che ci stanno provando, ingialliranno, arrossiranno presto, sono fiduciosa.
Dal canto mio l'autunno lo sento, il caldo non mi inganna. Ho improvvisamente voglia di stare in casa, di accendere il forno, di pranzi della domenica. Oggi siamo invitati a pranzo a casa di amici, per la prima domenica d'autunno ci voleva un dolce speciale, il cantuccino. Perchè? Perchè è come le ciliegie, uno tira l'altro... l'ideale per accompagnare un'intera giornata di chiacchiere con l' amica del cuore!
I CANTUCCINI
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 300 g di zucchero
- 80 g di burro morbido
- 4 uova
- mezza bustina di lievito per dolci
- 250 g di mandorle con la pelle
- un pizzico di sale
- la scorza di un limone (o di un'arancia)
Tostare le mandorle qualche minuto nel forno caldo (180°) e lasciare raffreddare. Impastare velocemente la farina con il sale, lo zucchero, il burro, 3 uova intere e un albume, la scorza e il lievito (tenere da parte il tuorlo). Aggiungere le mandorle e dividere il composto in sette filoncini di diametro 3-4 cm. Spennellare con il tuorlo avanzato aggiungendo un goccio di latte. Infornare su due teglie rivestite di carta da forno ben distanziati, i filoncini cuocendo si allargano prendendo la tipica forma schiacciata. Dopo mezz'ora estrarre dal forno e tagliare i filoncini a tocchetti in diagonale. Stendere nuovamente sulla teglia con una faccia tagliata verso l'alto ed infornare a forno ventilato per una ventina di minuti. La doratura dev'essere uniforme sulle due teglie e su entrambi i lati, eventualmente invertire le teglie a metà cottura e/o girare i biscotti sottosopra. Lasciare raffreddare in forno per completare l'asciugatura.
A noi piacciono belli "biscottati" perchè li mangiamo quasi esclusivamente inzuppati nel vin santo o nel vino rosso ma anche nel caffè e nel latte. Non inzuppati sono belli duri, insomma... occhio ai denti!