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I cartoni “icone” dell’Esquilino

Creato il 10 aprile 2012 da Esquilino

Nei prossimi giorni speriamo che siano finalmente prese delle decisioni serie sul problema dei rifiuti di Roma, altrimenti ci ritroveremo a dover combattere una realtà non troppo dissimile da quella di Napoli. Quindi ci vogliono delle direttive responsabili e lungimiranti da parte di chi ci amministra perchè si abbondonino per sempre le discariche tipo Malagrotta e si inizi a ragionare in termini di raccolta differenziata, termovalorizzatori e tecnologie innovative per il ciclo di raccolta dei rifiuti e  produzione di energia . Ma tutto questo non basterà se non si farà opera di convincimento  anche drastica (multe!)  sui cittadini e su molti operatori commerciali. Abbiamo spesso stigmatizzato il comportamento di tanta gente che non esita a buttare presso i cassonetti o addirittura dove capita sul marciapiede, rifiuti ingombranti di qualsiasi genere, abbiamo più volte reso pubblica la pessima abitudine di tanti soggetti politici e non di insozzare con manifesti i muri e i cassonetti del rione, ma oggi vogliamo puntare il dito su un problema tipico del rione Esquilino : i cartoni. Le prime due foto sono state scattate nei giorni immediatamente precedenti  le feste pasquali di sera e di mattina, la terza addirittura durante il giorno di Pasqua.

I cartoni “icone” dell’Esquilino

Via Principe Umberto di sera

I cartoni “icone” dell’Esquilino

Via Principe Umberto di mattina

I cartoni “icone” dell’Esquilino

Pasqua a via Principe Umberto

Come si può facilmente vedere nelle prime due foto oltre al decoro urbano c’è un problema di viabilità sul marciapiede : ci si passa a malapena specie se si ha il carrello della spesa o una valigia. E la risoluzione non è affatto facile perchè l’Esquilino è una delle poche zone di Roma interessata a una doppia raccolta, la notte i rifiuti e il pomeriggio i cartoni e quindi non possiamo chiedere di più, specie in un momento così difficile, all’AMA.

Una via d’uscita c’era : quella di vietare il commercio all’ingrosso dentro la cerchia delle mura Aureliane. E non era una presa di posizione cervellotica e astrusa ma nasceva dall’evidenza che tale tipo di commercio comporta nelle zone centrali in termini di raccolta di rifiuti, carico e scarico merci, traffico e parcheggi. Abbiamo utilizzato volutamente l’imperfetto perchè dopo quello che è successo all’Esquilino in questi ultimi dieci, dodici anni ci viene da pensare che questa disposizione non sia più attuale o addirittura non esista più visto il numero industriale di grossisti (cinesi per lo più) che hanno impiantato la loro attività nel nostro rione. Se la norma è ancora in vigore bisognerebbe far piazza pulita, come in altri ambiti, di chi ha permesso questo stato di cose, se la norma non è più attuale bisognerebbe ripristinarla subito perchè non venga in mente a qualcuno di iniziare un’attività di grossista nel nostro rione peggiorando una situazione già al limite.



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