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I cento talleri di Kant

Creato il 06 marzo 2012 da Timoretremore

I cento talleri di KantL’esempio ha il privilegio di essere più comprensibile del concetto e di fissarsi più facilmente nella memoria, anche se spesso porta con sé il pericolo di rimanerci impresso perdendo ogni legame con ciò a cui si riferisce. E’ però un vecchio rimedio contro l’impazienza del lettore, diceva già oltre un secolo fa uno dei migliori allievi di Hegel, Karl Rosenkranz, che di concetti se ne intendeva.
Per una panoramica sui problemi della filosofia alcuni riterranno che cinquanta esempi siano troppi, altri che siano pochi. Pietro Emanuele ha scelto un numero adatto a un lettore né frettoloso né troppo esigente. Gli esempi che offre ne I cento talleri di Kant sono qualche volta delle scorciatoie per arrivare ai concetti senza troppa fatica. Gli orologi di Leibniz, per esempio, mostrano come le cose del mondo vadano a tempo e i talleri che Kant non si ritrova in tasca illustrano perché non si possa conoscere a priori l’esistenza delle cose. Altre volte, invece, i loro autori hanno saputo dotarli di una vivacità autonoma, capace di coinvolgere di per sé il lettore. E’ il caso di Gorgia, che esemplifica la potenza della parola difendendo l’adultera Elena, o di Heidegger che scopre l’angoscia esistenziale vedendo in un quadro le scarpe logore di una contadina.
Da leggere e rileggere.


Pietro Emanuele

I cento talleri di Kant. La filosofia attraverso gli esempi dei filosofi
Salani (collana Saggi)
2003



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