Mangiare, cerali integrali al posto di quelli raffinati (compreso pane e pasta) aiuta a eliminare il grasso corporeo e a contrastare i disturbi derivati, come obesità, diabete e sindrome metabolica.
Questa la ricetta di una ricerca della Tuft University (sezione Jean Mayer USDA Human Nutrition Researcher Center on Aging), diretta dal dottor Nicola McKeown e pubblicata sul “Journal of Clinical Nutrition”.
Lo studio si è basato sull’osservazione delle caratteristiche (dieta, stato di salute ed accumuli adiposi) di 2.834 soggetti: uomini e donne, età dai 32 agli 83 anni. Tale analisi ha reso evidenti le differenze tra chi consumava cereali integrali e chi no.
In primis, l’alimentarsi regolarmente con tali prodotti riduce il grasso viscerale, quello che circonda cioè gli organi intra-addominali.
Come spiegno gli esperti, “Il volume del grasso viscerale era di circa il 10% più basso nelle persone che hanno dichiarato di mangiare tre o più porzioni al giorno di cereali integrali e che hanno limitato la loro assunzione di cereali raffinati a meno di una porzione al giorno”. E, come già ricordato, diminuire la presenza di tale grasso rende il corpo meno vulnerabile ad una serie di malattie, non ultime quelle cardiovascolari.
Inoltre, il beneficio dei cereali integrali resisteva anche eliminando fattori di distorsione come “Il fumo, l’assunzione di alcol, il consumo di frutta e verdura e l’attività fisica”.
Esiste tuttavia un problema: se al consumo giusto di cereali integrali (3 porzioni al giorno di media) viene abbinato quello dei cereali raffinati i benefici spariscono.
Perciò, conclude MCKeown: “Ciò implica che è importante fare sostituzioni nella dieta, piuttosto semplicemente aggiungere cereali integrali”.
FONTE: Nicola M McKeown, Lisa M Troy, Paul F Jacques, Udo Hoffmann, Christopher J O’Donnell, and Caroline S Fox, “Whole- and refined-grain intakes are differentially associated with abdominal visceral and subcutaneous adiposity in healthy adults: the Framingham Heart Study”,Am J Clin Nutr, Nov 2010; 92: 1165 – 1171., doi:10.3945/ajcn.2009.29106
http://www.newsfood.com/