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I cinque libri che non avrei mai voluto vedere al cinema

Creato il 26 novembre 2011 da Narratore @Narratore74
Esatto!
Perché di libri così ne è pieno il mondo. Ormai non si vede altro: tonnellate di buona letteratura, scempiata da registi o sceneggiatori con le pigne nel cervello, che solo perché sfruttano la scia di un successo, credono di poter percorrere lo stesso sentiero con altrettanta facilità. Ma andiamo per ordine:


I cinque libri che non avrei mai voluto vedere al cinema 5°: Il nome della rosa Ok, adoro Eco. Ho letto quasi tutti i suoi romanzi e Il nome della rosa è, a mio parere uno dei migliori. La pecca maggiore del film, seppur ben fatto e interpretato dal mai troppo osannato Sean Connery, è che si sofferma su un'unica chiave di lettura del romanzo, la parte investigativa, il thriller, tralasciando ogni altro aspetto a favore del mistero. Secondo me c'era molto più da dire, pur utilizzando lo stesso sistema, ma si sa: ognuno vede quello che vuole in un buon libro. Stavolta hanno visto solo la superficie… I cinque libri che non avrei mai voluto vedere al cinema 4°: Amabili resti Inserire questo film in codesta classifica mi scoccia. Sono dell'idea che chi si sia fermato alla visione della sola pellicola lo abbia trovato carino, interessante e costruito discretamente. Ma come sempre accade, sotto la superficie c'è sempre qualcosa che manca, che punzecchia lo spettatore facendogli chiedere: beh, tutto qui? In effetti è proprio questo il problema di questa produzione: manca la parte migliore del libro,  i continui rimandi ai pensieri di Salmon, le descrizioni del suo paradiso, del logoramento della famiglia, che seppur mostrato non raggiunge di certo gli apici del libro. Questo e molte altre sfaccettature hanno fatto si che il film mi lasciasse con un senso di delusione e di poca profondità. I cinque libri che non avrei mai voluto vedere al cinema 3°: Echi mortali Il romanzo originale, Io sono Ellen Driscoll, è una perla nel repertorio di Richard Matheson, una piccola e splendida poesia che fa della suspence e del mistero il suo punto di forza. Il libro è appassionante, psicologico e molto introspettivo, arrivando a raggiungere picchi a dir poco inquietanti. Il film, al contrario, risulta piatto, scontato, prevedibile, e con un finale che fa gridare alleluja solo perché finalmente si può spegnere il televisore e tornare alla lettura di un buon libro. Da evitare. I cinque libri che non avrei mai voluto vedere al cinema 2°:  Il tagliaerbe Devo proprio ammetterlo: questo film, preso a se stante, non sarebbe neanche malaccio. Però se penso che il tutto è nato, ovviamente dopo un delirio post traumatico, dal racconto "La Falciatrice" contenuto in A volte ritornano di Stephen King, allora proprio non riesco a mandarlo giù. Nel film non c'è nulla del racconto, se non la falciatrice stessa che volando (sì, davvero volando) uccide il povero malcapitato di turno, Per il resto è tutta farina del sacco del regista che, forse intuendo un significato nascosto fra le righe del racconto, vi ha visto una storia che spazia dalla metafisica al mondo della realtà virtuale e degli esperimenti sugli animali.

Se non ricordo male, anche King intentò causa contro i produttori per aver completamente stravolto il tema della storia...


I cinque libri che non avrei mai voluto vedere al cinema
1°: Io sono leggenda Oddio! Ricordo ancora quando una sera, insieme ad amici, mi trovavo al cinema e, spettacolo, si spengono le luci e vedo questa scritta comparire sullo schermo: "Mi chiamo Robert Neville e sono l'ultimo sopravvissuto sul pianeta Terra". Ricordo il mio grido di esultazione al pensiero di una nuova versione di uno dei migliori libri mai scritti. Poi vedo Will Smith e mi chiedo: ma Neville non era bianco?... Va be, mi dico chissenefrega, in fondo non è un particolare fondamentale. Così aspetto, trepidante, l'uscita del film. E il gran giorno arriva. Mi fiondo al cinema, spendo otto euro nel biglietto, mi rifornisco di cibarie e bevande e entro in sala con il cuore che scalpita. Non vedevo l'ora di scoprire cosa erano riusciti a fare, ripassando tutte le scene cult del libro con gli occhi della mente e pregustando già il potentissimo finale. E poi arriva il pugno nello stomaco. Nel film non c'è nulla che rimandi al libro, a parte il nome del protagonista. Ogni particolare che rende il libro un must è stato cambiato, stravolto a favore della spettacolarità degli effetti speciali e di una trama spesso troppo inconsistente. E così lo guardo, soffrendo ad ogni disillusione, fino al culmine massimo che mi si presenta nel finale. Non credo che esista film che più ha deluso le mie aspettative. Davvero.


E con questo è tutto. Sicuramente in molti non saranno d'accordo con le mie opinioni, ma tant'è.

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