L’effetto psicologico dei colori è universalmente riconosciuto. Ogni colore viene percepito da tutti in un certo modo, ed induce in tutti una certa sensazione. Perciò un buon grafico pubblicitario, per ottenere risultati di successo nella ideazione di un logo, di una pubblicità, di un packaging, deve necessariamente conoscere e utilizzare questa corrispondenza inconscia tra colori e sensazioni. Ad esempio, si avvarrà del blu che trasmette calma, sicurezza, protezione e fiducia, salute, per la pubblicità di prodotti bancari e finanziari, di prodotti sanitari o legati all’estetica e al benessere; userà il verde, che evoca la natura, per prodotti biologici e integratori alimentari; impiegherà il giallo, che esprime gioia e si associa alla luce del solare e al suo calore, per pubblicizzare un centro di abbronzatura …Oltre a valutare l’aspetto psicologico, il buon grafico, dovrà altresì conoscere e valutare l’aspetto simbolico dei colori. Il significato, infatti, è influenzato anche dalle sovrastrutture sociali, politiche e culturali (ad esempio il nero per le culture occidentali simboleggia lutto e morte, mentre questo significato per le culture orientali è associato al bianco). Dovrà inoltre tener presente:- la posizione di un colore rispetto a quelli adiacenti e all’interno della composizione.- la leggibilità ( alcuni contrasti sono messi più in evidenza di altri); - la velocità di percezione ( il colore che resta impresso più velocemente è il rosso); - la capacità di modificare la percezione delle forme ( il bianco ed i colori chiari aumentano i volumi).Raggiungere il perfetto equilibrio è sicuramente complicato. Per creare un’immagine pubblicitaria non basta saper usare i programmi di grafica: occorre anche tanta conoscenza ed esperienza!
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