Traduco qui un articolo tratto da The Paris Review dell’autunno del 1975. Steinbeck fornisce alcuni consigli sulla scrittura:
1.Dimenticati che devi finire. Dimentica l’obiettivo delle 400 pagine e scrivi una pagina al giorno, aiuta. Poi, quando finisci, ti stupisci sempre.
2.Scrivi liberamente e più velocemente possibile, butta tutto sulla pagina. Non correggere nè revisionare finché non è tutto scritto. La revisione durante la scrittura di solito è una scusa per non continuare a scrivere. Inoltre interferisce col flusso e il ritmo che può venire solo da un’associazione inconscia col materiale.
3.Dimenticati il pubblico generico. Primo, perchè il pubblico senza nomi nè facce ti spaventa a morte; secondo, perché, a differenza che nel teatro, un simile pubblico non esiste. Nella scrittura il tuo pubblico è un singolo lettore. Ho scoperto che a volte aiuta prendere in considerazione una persona, una persona reale che conosci oppure una immaginata, e scrivere per lei.
4.Se una scena o un pezzo hanno bisogno di venir continuamente migliorati, e se sei ancora convinto che sia una scena o un pezzo inserire assolutamnte, bypassa e vai avanti. Quando avrai finito tutto, potrai tornare indietro e magari scoprirai che la ragione per cui ti dava problemi è che quello non è il suo posto.
5.Guardati dalle scene che ti diventano care, più care delle altre. Di solito sono fuori tema.
6.Se stai usando il dialogo, dillo chiaro e tondo. Solo così avrà il suono del parlato.