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I consigli per l'estate di Diario #4

Da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Giulia Marengo

 

Cari lettori, il primo libro che voglio consigliarvi per questa torrida estate è leggero come la polvere sull'ala di una farfalla e altrettanto delizioso. E, diciamocelo, ogni tanto un lieto fine solleva i cuori affaticati e lascia a indulgere sulle labbra un sorriso di soddisfazione – piacere così raro ed effimero nella nostra vita frenetica. E quindi vi invito ad abbandonare ansie e preoccupazioni anche solo per pochi minuti e lasciarvi trasportare dal piccolo, delizioso capolavoro del maestro incontrastato del fantasy più raffinato, Neil Gaiman. Il volume si intitola “Stardust”, ed è una storia d'amore.E sì, è amore difficile, e contrastato. Ma è anche amore che trionfa, quello fra il giovane Tristan e sua la stella caduta – sì, proprio una stella – Yvaine.

“Mi dispiace”, le disse. “Non ti lascerò più sola” “No”, ribatté lei in tono serio e determinato. “Non lo farai”.

Titolo: Stardust I consigli per l'estate di Diario #4 Autore: Neil Gaiman Editore: Mondadori Pagine: 246 Prezzo: 9,00 euro Trama: In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...

E se siete un po' stanchi di sentir parlare di creature e personaggi dell'antica Grecia che avvolgono le nostre giornate di calore opprimente, da Circe a Caronte a Minosse, la seconda proposta vi trasporta seduta stante nel turbinio incalzante khamsin, il vento del deserto che scuote antico Egitto. Niente di meglio che imbarcarsi in un viaggio che dura una vita, in compagnia dell'ironico, egocentrico, geniale Taita, la voce narrante dell'epico “Il dio del fiume”.L'epopea di Wilbur Smith che vi trasporterà in un mondo ricco di colori e imbevuto di intrighi, ambizione, lealtà e amore che trascende il tempo. Perché in questo periodo mi sento particolarmente romantica e, in fondo, anche questa è una storia d'amore. E quello fra Tanus e Lostris è una passione coi fiocchi, così forte da travalicare tutte le avversità e anche i confini stessi della vita mortale.

“Tu sei la mia donna e ti giuro il mio amore. Te lo giuro sul soffio e sul sangue di Horus”, disse Tanus con voce chiara che echeggiò fra le pareti di pietra”. “Accetto il tuo giuramento e lo ricambio cento volte”, esclamò Lostris. “Nessuno potrà mi mettersi fra noi. Nulla potrà mai separarci. Siamo una cosa sola, per sempre.”

I consigli per l'estate di Diario #4 Titolo: Il dio del fiume  Autore: Wilbur Smith Editore: Longanesi Pagine: 600 Prezzo: 19,60 euro Trama: Solenne e grandiosa come il fiume Nilo, la civiltà egizia è una gemma splendente, incastonata per volere degli dei in una terra ostile, dominata da aridi deserti. Secoli di pace laboriosa, in armonia con il respiro del fiume, hanno reso l'Egitto nobile e magnifico: ora però lo splendore della gemma si sta accendendo di cupi bagliori e un nuovo fiume prende a scorrere nel paese. È un fiume di sangue e di morte, le cui sorgenti sono sia nel falso Faraone, il Pretendente Rosso, che minaccia l'unità del regno e la maestà del vero sovrano, Mamose VIII, sia in un'orda di popoli selvaggi che, con l'ausilio di misteriose creature veloci come il vento, saccheggia ed è ormai prossima a impadronirsi della superba Tebe. Cinto d'assedio da nemici spietati e minato all'interno da oscuri intrighi, l'Egitto dovrà affidare il suo destino a quanti si sentono figli del dio del fiume, del grande Nilo: Tanus, il guerriero dai capelli di rame e dal braccio potente; Lostris, affascinante e saggia ma costretta ad accettare lo scettro di un regno cui volentieri rinuncerebbe per amore di Tanus; Taita, umile schiavo dotato di curiosità e di ingegno multiforme. Sarà proprio il dio del fiume a segnare la strada per il viaggio verso la pace, un viaggio in cui tutti, uomini e donne, servi e nobili, saranno chiamati a provare con lacrime e sangue la loro devozione per l'Egitto.
Insisto. E vi propongo una terza storia d'amore. Ma fate attenzione, questo romanzo dà dipendenza, si legge in una sorsata e vi spezzerà il cuore. Io vi ho avvertiti.“Le ho mai raccontato del vento del Nord?”, di David Glattauer, è un libriccino sottile, un romanzo epistolare che nasce dalla corrispondenza via e-mail fra due perfetti sconosciuti. Lo scambio di informazioni, dapprima casuale, si trasforma presto in una relazione intensa intessuta di quelle confidenze spontanee che solo due persone che non si sono mai viste in volto possono osare. Emmi e Leo, con una delicatezza struggente, indagano i reciproci sentimenti, ponderando se sia possibile davvero far sbocciare l'amore attraverso le righe nate da una tastiera. Un volume affascinante che fa vibrare corde nel profondo, e che lascia segni indelebili nell'animo di coloro che in segreto covano le medesime domande.

“Un giorno ci incroceremo in un caffè o in metropolitana. Cercheremo di non riconoscerci o di fingere di non vederci, ci gireremo svelti dall'altra parte. Saremo imbarazzati per ciò che è diventato il nostro "noi", per quello che ne è rimasto. Niente. Due estranei uniti da un passato immaginario”.

I consigli per l'estate di Diario #4 Titolo: Le ho mai raccontato del vento del Nord? Autore: David Glattauer Editore: Feltrinelli Pagine: 192 Prezzo: 16,00 euro Trama: Un'email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, il romanzo descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?
Chiudiamo in bellezza, con un fantasy doc. Anzi, tre. Perché Salani ha raccolto in un unico mastodontico volume una delle trilogie meglio riuscite, ironiche e irriverenti dell'ultimo decennio, quella di Jonathan Stroud. La trilogia di Bartimeus – formata, in realtà, da “L'Amuleto di Samarcanda”, “L'occhio del Golem”, e “La porta di Tolomeo” – mette in campo un pezzo da novanta, lo sfrontato, strafottente, adorabile jinn millenario Bartimeus. Stroud dalle stesse premesse che la Rowling ha usato per Harry Potter: una Londra alternativa, popolata da maghi e da creature dotate di poteri che trascendono quelli umani. E poi mescola le carte per creare un mondo completamente diverso, in cui i maghi sono esseri meschini con manie di dominio, primo fra tutti il giovanissimo Nathaniel, che in teoria dovrebbe essere il protagonista. Solo che è impossibile, quando la scena è dominata completamente dalla personalità travolgente di Bartimeus, il demone che dovrebbe essere asservito al suo volere – ma che non è poi così d'accordo...Se la vostra idea di lettura sotto l'ombrellone contempla una storia appassionante e una buona manciata di sane risate, Stroud è quello che fa per voi. Magari in formato e-book, per il benessere dei vostri polsi.

“I maghi sono la categoria più connivente, invidiosa e doppia che c'è sulla Terra, inclusi persino avvocati e accademici. Adorano il potere e il controllo che fornisce loro e sfruttano ogni possibilità per colpire basso i rivali. Con una stima approssimativa si può dire che almeno l'ottanta per cento delle convocazioni vengono compiute per ordire qualche mascalzonata ai danni di un collega mago o per difendersi da essa”. 

I consigli per l'estate di Diario #4 Titolo: La trilogia di Bartimeus: L'amuleto di Samarcanda - L'occhio del Golem - La porta di Tolomeo Autore: Jonathan Stroud Editore: Salani Pagine: 1130 Prezzo: 22,00 euro Trama: L'amuleto di Samarcanda: il millenario jinn Bartimeus, il demone che costruì le mura di Uruk, Karnak e Praga, che parlò con re Salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a Londra. Una Londra tetra e cupa dove la magia consiste in un'unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. Bartimeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l'Amuleto di Samarcanda al temibile e ambizioso Simon Lovelace... L'occhio del Golem: un compito tanto arduo quanto delicato spetta a Nathaniel, ora che fa parte del Ministero degli Interni. Il giovanissimo e intraprendente mago deve individuare i membri della "Resistenza", responsabili degli attentati che colpiscono Londra. Ma le sue indagini si rivelano infruttuose, come i tentativi di infilarsi nel gruppo. Sulle tracce del golem, il mostro apparentemente indistruttibile che getta la città nel panico, Nathaniel parte alla volta di Praga, ed evoca il jinn Bartimeus. La porta di Tolomeo: i destini di Bartimeus, Nathaniel e Kitty s'intrecciano un'ultima volta: ed è la resa dei conti. Finalmente si conosceranno i segreti del passato di Bartimeus, si potrà guardare oltre la Porta di Tolomeo, nel mondo dei demoni, ci sarà una battaglia senza esclusione di colpi che deciderà il destino dell'umanità in una spettacolare "notte dei morti viventi". 
Spero che apprezzerete questi libri, selezionati con cura spasmodica fra centinaia di altri. Li ho voluti scegliere apposta per voi, per lo stile scorrevole, la piacevolezza della narrazione, i personaggi indimenticabili. Sono storie per l'estate, è vero, ma anche storie che non dureranno una sola, effimera stagione. Perchè credetemi, non le dimenticherete tanto facilmente. Parola di lettrice.
Buona lettura!


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