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I conti della serva

Da Loredana V. @lorysmart

 I conti della serva

Se il PIL di quest’anno si attesta su + 0,6%, per il prossimo anno si prevede un -0,4% e per il 2013 un +0,3%, dov’è la tanto decantata crescita? Io la chiamo stagnazione, della più nera. Se mi aumentate i carburanti con l’ennesima accisa, la gente circola meno con danni per il turismo e strutture alberghiere, in compenso aumentano i generi di consumo che però, dati i blocchi di retribuzione e pensioni contestualmente all’aumento dell’IVA, verranno acquistati in minor misura. Questo visto da una persona normale, non da un genio della finanza. Dai tecnici mi aspettavo qualcosa di più “creativo” che il solito aumento delle tasse. Tanto valeva tenersi Tremonti. E vedremo cosa diranno i soliti noti quando al fisco verranno inviati i nostri conti correnti, quelle persone, per dire, che gridano alla privacy ogni cinque minuti e si lamentano delle telecamere per strada! Se mi tassi i capitali scudati, vieni meno all’impegno preso a suo tempo e, visto che sembra ci sia un’altra fuga di capitali all’estero, col cavolo che in un prossimo futuro li faranno rientrare. Se mi sostituisci l’ICI con l’IMU che assorbe anche la tassa sui rifiuti, uno che affitta l’appartamento dovrà pagare pure per l’immondizia prodotta dall’inquilino? Quindi, aumento dei canoni di affitto.
Si blocca completamente il mercato delle auto usate introducendo per tutte il superbollo, e se da un certo punto di vista la tassa sugli yacht può sembrare giusta, dall’altra rischia di trasformarsi in flop, come successe in Sardegna con Soru, tanto più che in ambito europeo venne bocciata in quanto contrastava con le norme di libera circolazione. Questi sono i conti della serva, naturalmente NON bocconiana.
Ah, per concludere, tra i tagli alle regioni autonome, non so se per distrazione o ignoranza, hanno messo Val d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, ma chissà perché non si fa menzione di Sardegna e Sicilia. Forse più che la Bocconi qualcuno dovrebbe tornare alla scuola elementare…

E intanto la data del 30 aprile prossimo per il decreto per l’abolizione delle Province è slittato, in quanto si procederà con una legge ordinaria. Quello sì sarebbe stato un bel taglio!

Mi sa che tutti sonopartiti con il piede sbagliato…



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