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I Corti di Moda

Creato il 29 marzo 2012 da Passiontolive

i corti di moda

Quando penso al rapporto di stilisti, maison di moda, fashion brand di qualsiasi livello con gli altri da sè, spontaneamente li immagino come un qualcosa difficile da raggiungere e troppo perfetti per essere veri. Questo non agevola assolutamente l’identificazione del pubblico con quel determinato stilista e quindi quel mezzo di comunicazione che dovrebbe interconnettere brand e cliente, non può più oggi essere lo spot tv nella sua denominazione classica, ma si devono esplorare nuovi linguaggi, che sia non solo maggiormente percepibili dal pubblico, ma che magari riescano a rimane nella loro memoria più di 30’’ e più di una stagione.

Spinti dalla necessità di stare al passo con i tempi, le maison di moda hanno bisogno di guardare oltre la tradizionale televisione e mirare al canale internet, alle sue regole non scritte, al suo linguaggio, alle sue esigenze tecniche e contenutistiche. Inoltre, non basta (anzi sarebbe un grande errore) portare gli spot tv sul web, è importante capire come coinvolgere il pubblico d’internet in maniera rapida e duratura, così da acquisire la loro fiducia, stima non solo per il presente ma anche per il futuro.

Pertanto, le fashions brands oggi sono in costante e periodica ricerca di cacciatori/cacciatrici di tendenze e che siano in grado di creare loro stessi un gruppo di “fans” che sentono di potersi rivedere in quel determinato personaggio che fa conoscere con il suo linguaggio, il suo modo d’essere quel brand. Questa strategia di comunicazione è stata preceduta da un cambiamento importante del modo di relazionarsi delle maison di moda. Infatti, emblematici sono la nascita e la proliferazione prima in tv e poi su internet dei Corti di moda.

Con la definizione di corti di moda, s’intendono tutte quelle campagne pubblicitarie che puntano alla realizzazione iper- creativa di cortometraggi per la tv e internet o solo per la rete o solo per il cinema. Ma chi avrebbe dovuto realizzarli? A chi dare lo scettro di protagonista?

Era d’obbligo allontanarsi dallo standard pubblicitario, troppo artefatto e che oramai passava inosservato e rischiare, chiamando tra i più eccelsi registi internazionali a dirigere nel corto di moda, non più soltanto modelle ma attrici e attori che hanno fatto tendenza e che lo sono tutt’oggi o che magari con la partecipazione a questo cortometraggio lo potranno diventare.

Mi sembra carino fare un piccolo excursus storico per capire con voi quanto sia stato importante cambiare il mezzo e il modo di comunicare della moda.

E soprattutto come ritiene Renata Fontanelli di Repubblica: “la moda che sembra aver abbandonato lo spot per darsi al cortometraggio, e come afferma Marina Garzoni con Roberto Donà, “per lo stilista il film è uno strumento per passare alla storia”.



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