I “Cuori Solitari” di Pedrosa: una ricetta per non arrendersi

Creato il 02 settembre 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Jean Paul disegna giocattoli di legno nella ditta di famiglia. È la vigilia di un importante anniversario: la commemorazione della morte di suo padre, fondatore dell’azienda, e per l’occasione fervono i preparativi. Jean Paul è stato incaricato dalla madre di scrivere un discorso e rilasciare un’intervista e i suoi colleghi si aspettano che giochi come undicesimo alla partita di calcio. Nonostante le continue insistenze materne, Jean Paul non è molto partecipe del clima collettivo e accetta quello che gli viene imposto passivamente.
Il giorno dell’anniversario, il timido, solitario Jean Paul scompare, si sottrae ai doveri impostigli da una madre oppressiva e accentratrice decidendo così di cercare un’alternativa ad un’esistenza in cui il suo spazio è uguale a se stesso da troppo tempo.
Una rocambolesca crociera per “cuori solitari” alla ricerca dell’anima gemella diventa allora un modo coraggioso per fare i conti con il proprio io, mettersi di nuovo in gioco e trovare la forza per ricominciare.

Il tratto inconfondibile di Cyril Pedrosa ce lo racconta in modo sintetico e rapido, mescolando i colori in tavole costruite attraverso animazioni dinamiche e vorticose laddove vengono rappresentati i pensieri, i sogni, le trasgressioni del protagonista. Ecco che alla luce fredda e invernale della realtà parigina, fatta di atmosfere ben delineate dai toni bianchi e azzurri, si contrappongono scene d’immaginarie passioni, avvolte da contorni sinuosi e illuminate da rossi accesi.

I dialoghi sono essenziali e ridotti al minimo, ma quello che conta sono i silenzi, che danno modo di intuire il pensiero e il tormento del protagonista. Pedrosa immerge il lettore in una sorta di atmosfera di latente infelicità che coinvolge nella solitudine del personaggio e nel vago sentore di libertà delle notti in cui, sporgendosi dal ponte della nave da crociera, Jean Paul respira il profumo del mare e del vento, teso ad assorbire i ricordi, le nostalgie e le disperazioni altrui.

Cuori solitari di Pedrosa è un lavoro del 2006, ma è stato pubblicato di recente, per la prima volta in edizione italiana, da Bao Publishing, con una nuova copertina disegnata dall’autore per l’occasione. È una storia dolce e malinconica, costruita sulla ricerca esistenziale di Jean Paul che si sviluppa attraverso sogni di amori negati, piccole ebbrezze e rotture con la tranquilla ma non per questo appagante quotidianità.

Questa ricerca sembra a tutti gli effetti la premessa per l’opera più famosa dell’autore, il successivo Portugal (2012), dove il protagonista, Simon, alle prese anche lui con una profonda crisi personale, condivide con Jean Paul  il rifiuto totale della realtà in cui è immerso, che non riconosce più, e da qui la decisione di partire per affrontare questo disagio. Simon afferma:

Io parto e non do più mie notizie. Non lo so perché. È più forte di me.

Se Jean Paul, nascosto com’è nella sua interiorità, si limita ad allontanarsi improvvisamente e inaspettatamente dalla sua routine, Simon compie ancora un passo ulteriore, intraprendendo un viaggio di riscoperta delle proprie origini, che riesce a scuoterlo dal torpore di cui è prigioniero.
La narrazione di Pedrosa affronta così le difficoltà dell’esistenza, della solitudine e della depressione, ma sempre con brillante ironia. L’autore non cerca toni drammatici ma focalizza l’attenzione sul personaggio seguendone il peregrinare alla ricerca di una nuova dimensione.

Un cammino, a tratti anche grottesco, ma sempre delicato, in cui si insiste sul concetto di credere in una seconda possibilità e, di conseguenza, sull’importanza di concedersi il modo, il tempo e lo spazio per trovarla.

Abbiamo parlato di:
Cuori solitari
Cyril Pedrosa
Bao publishing, 2014
56 pagine, cartonato, colori, € 13,00
ISBN: 978-88-6543-214-3


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