Quante volte abbiamo affrontato il tema inquinamento connesso ai rischi più gravi per la nostra salute? L’aria inquinata che respiriamo giornalmente, in misura maggiore per chi abita all’interno di metropoli o grandi centri urbani, favorisce l’insorgere di numerose problematiche respiratorie oltre che danneggiare l’elasticità della pelle e produrre, alla lunga, infiammazioni cutanee.
Secondo i ricertori spagnoli, un’altra conseguenza al vivere in balia delle emissioni inquinanti del traffico, interessa lo sviluppo cognitivo del cervello, in special modo per i bambini più piccoli. Uno studio pubblicato sulla rivista Plos Medicine e condotto dal Centre for Research in Environmental Epidemiology di Barcellona ha analizzato le performance cognitive di circa 3000 bambini, nella fascia d’età compresa tra 7 e 10 anni, monitorati dall’interno di 39 scuole elementari della capitale spagnola. Ogni tre mesi i bambini sono stati sottoposti a test di memoria ed apprendimento, misurando, nel contempo, i vari livelli di inquinamento registrati, nell’arco di 12 mesi, all’interno delle aule, nei giardini della scuola e nei dintorni delle scuole. Dai risultati ottenuti si è evidenziato come, i bambini frequentanti le scuole più “inquinate” o comunque collocate all’interno di aree urbane maggiormente estese presentavano una crescita cognitiva molto più lenta (-11,5%) di quella dei propri coetanei. L’importanza della ricerca spagnola risiede soprattutto nella considerazione che lo sviluppo del cervello prosegue dai primi anni di vita fino all’età adolescenziale, andando, quindi, a maturare proprio all’interno della fascia d’età considerata dallo studio di Barcellona.
- Ricerca di: Centre for Research in Environmental Epidemiology
- Pubblicata su: Plos Medicine
- Conclusione: L’inquinamento dell’aria può interferire con lo sviluppo cognitivo dei bambini