I DIRITTI DEI BAMBINI I DIRITTI E DI QUATRARIELLI
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IL DIRITTO ALL'OZIO
a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
*’U DIRITTU A NU FARI NENTIA campari piezzi ‘e tiempu chi nun’è cummannatu e di ranni2
IL DIRITTO A SPORCARSI
a giocare con la sabbia, la terra, l'erba,
le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti
’U DIRITTU ASS ‘ALLORDEARI
’a jocheari cu’ la rina, d’erbai pampini, d’acqua, i petri, i fraschicelle3
IL DIRITTO AGLI ODORI
a percepire il gusto degli odori
riconoscere i profumi offerti dalla natura
’U DIRITTU ALL’ORDURIa sentari ‘u sapuru e d’arduraricanusciari d’arduri rigadeati e du fori 4
IL DIRITTO AL DIALOGO
ad ascoltatore e poter prendere la parola
interloquire e dialogare
’U DIRITTU A PARREARI CU TUTTIa sentari e potiri parreari senza vrigognaparreari cu tutti e essere rispusu 5
IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare,
plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco
‘U DIRITTU A USEARI I MEANIa chianteari chiuvira, segheari, rasperai digna, scartavitreari, ‘ncollearifatigheari a crita, digaeri cordi, appicceuri u fuoacu 6
IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita,
bere acqua pulita e respirare aria pura ’
U DIRITTU A CUMINCEARI BUANUa mangeari robba bona e du mumentu chi si nasciaa bivari acqua pudita e respereari aria pudita
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IL DIRITTO ALLA STRADA
a giocare in piazza liberamente,
a camminare per le strade
IL DIRITTO AL SELVAGGIO
a costruire un rifugio-gioco nei boschetti,
ad avere canneti in cui nascondersi,
alberi su cui arrampicarsi
’U DIRITTU A ESSARI SERBAGGIa crieari chesicelle pè guaglioni intra d’arburia aviri dovi si po’ ammuccieariarburi supi i queadi sagliari
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IL DIRITTO AL SILENZIO
ad ascoltare il soffio del vento
il canto degli uccelli
il gorgogliare dell'acqua
IL DIRITTO ALLE SFUMATURE
a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto,
ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle‘U DIRITTU A NU VIDARI TUTTU GUEADUa vidari quannu nascia u sudu e quannu si curcaa guarderai , intru funnu e da notti, a duna e li stilli.Questo è un decalogo, come recita il titolo, dei diritti dei bambini. Me lo mandò tanto tempo fa su Agorà un'amica blogger. All'epoca io la tradussi in cosentino (righe in rosso) e arrivarono alcune altre traduzioni, ma l'Italia dei dialetti è vastissima e io mi sono prefissa di raccoglierne un po' per farne poi qualcosa (ma ancora non so cosa) per i bambini. Anche se vi chiedo un po' di impegno, lo so, mi aiutereste ad arrivare almeno a 10??? Le traduzioni arrivare finora sono:is dirittusu deis'piccioccheddusu (sardo, mediocampisano)o diritto de ri vardasci (marchigiano, maceratese) i dirit di bagai (lombardo, milanese) i diritti di ri pizzinni (sardo, sassarese)
SE AVETE LA GENTILEZZA E LA DISPONIBILITA' AD AIUTARMI, POTETE COPIARE IL TESTO, CANCELLARE LE RIGHE ROSSE E SCRIVERE QUELLO NEL VOSTRO DIALETTO, ANCHE IN FORMA ANONIMA, RICORDANDOVI DI SCRIVERE LA PROVINCIA. IN ALTERNATIVA POTETE ANCHE MANDARMI LA TRADUZIONE VIA MAIL. QUESTO POST RESTERA' QUI UN PO' , GRAZIE IN ANTICIPO A CHI PARTECIPERA'