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I diritti dei pubblici dipendenti e i rovesci della medaglia

Da Maricappi
Un dipendente comunale, custode del cimitero di Ruffio, encomiabile lavoratore, sempre puntuale nell’entrata e nell’uscita dal turno, brav’uomo….come si dice: tutto casa e lavoro, lavoro e casa, ha avuto una pensata intelligente.
Barba, colazione, giornale e poi via a lavoro.
Peccato che tra una rasoiata e l’altra, due biscotti e un cappuccino...
timbrava il cartellino in perfetto orario pur trovandosi nel bagno e nella cucina della propria abitazione.
Il furbacchione dipendente ha ben pensato di portarsi a casa il marcatempo, che a causa di lavori in corso non stava più saldamente ancorato al muro, quindi per non lasciare in disordine il proprio ufficio se lo è portato a casa. In cantina..a chi può dare fastidio?Anzi, ha evitato che l’amministrazione spendesse più soldi con un muratore per riancorarlo.
A chi non verrebbe mai in mente? Se si trovasse un marcatempo abbandonato, o se si trovasse su di una bancarella al mercato del sabato mattina, perchè non portarselo a casa? Una comodità in più.
Questi sono i dipendenti pubblici da licenziare immediatamente. Lui si è licenziato spontaneamente. Menomale.
Ma non tutti i pubblici dipendenti sono degli imbroglioni. Anzi, sono persone che lavorano con serietà, dedizione e rispetto della cosa pubblica.
La ministro Fornero dice che “ non ci deve essere difformità di trattamento tra pubblici e privati”.  Estendere cioè la possibilità di licenziare i dipendenti pubblici come quelli privati. Perché invece non si fa in modo che anche i dipendenti privati abbiamo gli stessi diritti di quelli pubblici, e non risolvere la questione togliendo solo i diritti al pubblico impiego?E’ strano sentir parlare, ad un Ministro che si dovrebbe occupare di lavoro e di sviluppo del lavoro, di licenziamenti. Andiamo bene. Se si licenzia si può assumere, certo. Diciamo allora che facciamo dei turni di lavoro. A turno veniamo licenziati e riassunti. Così tutti i cittadini italiani potranno lavorare. 
New economy: disoccupazione alternata, lavoro biorario, come la tariffa Enel energa. Questa è la riforma del lavoro.Basta essere chiari. Intanto si è liberato un posto al cimitero di Ruffio.

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