Quarantasette anni fa, in questi giorni, usciva al cinema "Il laureato". La storia, basata sul romanzo di Charles Webb, del giovane Benjamin Braddock che - finito il college - piomba nella più totale apatia e incapacità di trovare una strada.
I suoi genitori sembrano sapere esattamente quale sarà il percorso del figlio, ma a quanto pare Benjamin è refrattario ai progetti dei suoi, e decisamente meno refrattario al fascino delle amiche dei suoi: Mrs. Robinson, interpretata da una Anne Bancroft di potentissimo charme, seduce e risveglia le energie del rampollo Braddock.
In realtà Anne Bancroft, pur interpretando il ruolo di amica dei genitori di Benjamin, ha solo sei anni in più di Dustin Hoffman.
Il resto del film - comunque - non ve lo sto a raccontare, cari lettori: qualcuno di voi potrebbe non averlo ancora visto, e sarebbe un peccato rovinare tutto.
L'unico spoiler che concedo a me stessa di farvi è sulla colonna sonora: quella potete ascoltarla tutta senza rovinarvi il piacere di riascoltarla poi contestualizzata (perfettamente) nel film.
Il compito di creare le musiche per "Il laureato" fu affidato a Simon and Garfunkel. Il disco - "The Graduate", come il titolo originale del film - ebbe un discreto successo.
Poco più di mezz'ora di atmosfere rarefatte (una frase fatta che mi perdonerete, poiché si addice come nient'altro a questo disco), che non significa che "tutte le canzoni sono lente", ma che in tutte le tracce si sente quello che poi si sente nel film: il caldo, il muoversi liquidi verso mete sfocate, il correre e l'aggrapparsi a qualcosa che sembra soluzione e dannazione, e poi ancora correre, correre e sudare, per arrivare - forse - da nessuna parte.