Ecco l’ultimo appuntamento con il vicino di ombrellone! Non che abbia finito le storie, anzi, potrei andare avanti mesi. Solo che rispetto il rientro al lavoro e continuare a parlare di spiagge quando siamo tutti chiusi in uffici o comunque impegnati nel lavoro, non mi sembra carino.
I disturbatori
I peggio vicini di ombrellone della storia della spiaggia. Arrivano in massa, il gruppo minimo è composto da 6 individui (ma possono arrivare allegramente anche a 10 in poco tempo, se sopraggiunge qualche amico nel corso della giornata). Quelli che ho incrociato sabato scorso sembravano usciti da un rave qualche ora prima: scuri, vestiti da squatter (e poco da mare), accompagnati da un cane (perchè il cane ci vuole sempre) e corredati di una quantità spropositata di metallo tra dilatatori alle orecchie e piercing vari. Ma non è l’estetica dei disturbatori a disturbare, dopotutto il mare è democratico e si apre a tutti indistintamente.
Loro sono arrivati accompagnati da una cassa amplificata con la quale hanno sparato musica smartellona per tutto il santo giorno ad un volume esagerato!!! Ignorando il circondario, composto anche da un paio di coppie di vecchietti che magari volevano solo rilassarsi, i disturbatori non si sono fatti nessun tipo di problema, colonizzando diversi metri di spiaggia con il loro suono inascoltabile e con il loro fare strafottente. Rilassati, tra una birra e una canna, alcune donne se la ballavano anche (ecco, in questi contesti nemmeno le donne si salvano con un po’ di buonsenso)…
Dalla mia posizione distanziata riuscivo comunque a sentire un beat in sottofondo, tanto da farmi dire “Ma hanno cominciato a suonare in pineta?” e prontamente la mia amica “No, sono dei coglioni con la musica in spiaggia”. Talmente innervosite da questo comportamento decisamente poco rispettoso del prossimo, ci siamo fatte due passi per guardarli in faccia. Una volta individuati, abbiamo capito: certa gente andrebbe solo picchiata. E la domanda mi è sorta spontanea “Come mai chi ce li ha intorno ancora non gli ha detto niente?”. Mistero. Capisco che la spiaggia è libera, ma non sei in camera tua, quindi datti una regolata!!!
Auguratevi di non trovarveli mai accanto…o se proprio dovesse capitare, portatevi un amico grosso grosso e parecchio cattivo da sguinzagliargli dietro al primo accenno di volume inopportuno! E’ proprio vero: l’educazione è un vizio raro…e quasi passato di moda!!!
Buon rientro alle scrivanie!!!