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I figli devono accudire i padri

Da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Nel Tg2 una notizia, quanto mai indice di un cambiamento sociale.  I cinesi potrebbero presto essere obbligati, per legge, a fare visita ai loro anziani g enitori. La società invecchia e il governo cinese corre ai ripari. Una nuova norma allo studio tra le autorità di Pechino che già sta scatenando accese discussioni nel mondo, obbligherebbe i figli a prendersi cura dei propri genitori. L’intento  è quello di proteggere i diritti degli anziani in Cina che attualmente sono  il 13,7% della popolazione cinese, quelli con 60 e più anni.

I figli devono accudire i padri

Nella tradizione cinese, i figli adulti hanno il dovere di aiutare ed assistere i genitori. Tuttavia, secondo le stime, metà delle persone appartenenti alla fascia della popolazione anziana cinese vivono da soli, spesso senza che nessuno si occupi di loro sia dal punto di vista materiale che morale. Conseguenza sociale di un’altra legge imposta alla popolazione – quella del figlio unico, portata avanti con caparbietà dal governo cinese.  La  legge impone alle coppie di avere un solo bambino e  che ha portato negli anni milioni fra aborti e omicidi neonatali. Una norma basata su violenze e torture, dati taciuti e sofferenza che, unita alla pratica dell’infanticidio delle bambine, va ad intaccare in primo luogo la libertà e i diritti delle donne costrette ad abortire, rapite dalla polizia e sottoposte a sterilizzazione, mentre i mariti  percossi ed i parenti stretti puniti con il pagamento di multe e la demolizione delle proprie abitazioni. Questi sono i metodi adottati per risolvere il problema della demografica in Cina. Indubbiamente, la cosiddetta legge del figlio unico in Cina, perpetrata con inaudita violenza a partire dalla fine degli anni Settanta, getta una luce inquietante sulle tematiche della mitigazione demografica e degli strumenti per limitare i rischi che un’esplosione demografica  potrebbe comportare  per una nazione così popolosa come la stessa Cina.

La  limitazione della popolazione interna,  ha prodotto degli enormi squilibri sociali:  uomini nel Paese  che non hanno moglie e non hanno alcuna possibilità di trovarla, e non solo, ora, si affaccia prepotentemente il problema dell’invecchiamento della stessa popolazioneLa politica della “nazionalizzazione dell’utero” potrà anche servire alla mitigazione demografica; ma la Cina farebbe bene a pensare che il processo di “snellimento” ad un certo punto si ferma e ne comincia un altro, chiamato, estinzione.

La legge del figlio unico, le difficoltà economiche legate soprattutto ad una pesante inflazione , il costo della vita in crescita e la difficoltà, per costi alti, per  trovare abitazioni, rende i giovani sempre più impegnati e gli anziani sempre più soli e poveri con notevoli problemi legati anche alla mancanza di un sistema sociale totalmente funzionante per loro. La legge in discussione prevede che “chiunque viva separato dai suoi genitori anziani, debba andare a fare loro visita frequentemente”. La proposta resta vaga sul concetto di “frequentemente o spesso”.

I figli devono accudire i padri

La questione non è di poco conto, soprattutto se si considera che, a causa dei problemi lavorativi di tutto il paese ma soprattutto delle aree più arretrate, sono molti, circa 400 milioni, i lavoratori che lasciano le loro case e migrano nelle province e nelle città più produttive.  Questo, se da un lato garantisce ai giovani maggiori entrate economiche, dall’altro significa lasciare a casa genitori anche anziani che, molto spesso, sono abbandonati a loro stessi. La Cina dunque, non è più un paese per vecchi.  Le campagne cinesi man mano si stanno svuotando e i giovani vanno a studiare e poi a lavorare nelle grandi città, lasciando i genitori a casa. Ma le distanze e gli impegni sono tali che spesso gli anziani rimangono completamente soli.

Obbligare i figli adulti di genitori anziani a visitare regolarmente i propri genitori, ad occuparsi dei loro bisogni psicologici sarebbe per la  giusta soluzione  per non farli sentire  trascurati o isolati.  Ma questa  delicata questione  si scontra con l’atavica richiesta di efficienza cinese.  Come faranno i giovani a  sottrarre tempo al lavoro per essere obbligati a incontrare i genitori? Considerando che chi lavora non lo fa soltanto per sè ma anche per il paese e in questo momento di difficile congiuntura economica concedere pause per incontrare i genitori, potrebbe significare ridurre la produzione e rallentare ancora l’economia. Questo per un cinese è decisamentee argomento poco conciliabile con la produttività richiesta dalla nazione.

 


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