I figli prediletti di Liverpool:
The Beatles (prima parte)
Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Liverpool raccontata attraverso i suoi figli prediletti: The Beatles.
“When l'm 64”, cantava un giovanissimo Paul McCartney nel 1967. Si poneva il problema della perdita dei capelli e di avere la certezza dell'amore eterno con la fidanzatina dell' epoca. Il coro, divertito e sornione, era quello di John Lennon che, di anni, ne avrebbe compiuti 70 lo scorso ottobre se un mitomane non avesse deciso di ucciderlo, per renderlo immortale a suo dire, nella notte fra l'8 e il 9 dicembre del 1980 a New York.
Era a migliaia di chilometri dalle sue origini, dai suoi inizi stentati con la band del liceo, persino dai suoi amici più cari. Forse Liverpool era solo un ricordo sbiadito nella sua memoria. Al contrario, la sua città non ha mai smesso di celebrare il figlio prediletto, un po' scapestrato e capellone certamente, ma poeta e cantore di più di una generazione. Lo si vede atterrando al John Lennon airport, scalo cittadino che accoglie con un Above us only sky chiunque arrivi qui.
Lo si vede e lo si sente ai vecchi dock, per le strade, nei locali e nei parchi (con o senza strawberry). Lo si osserva sui volti dei liverpudlian che, in fin dei conti, gli assomigliano molto, esteticamente, ma anche nello stile poco britannico e molto anarchico nel modo di fare e nei pensieri.
Lo si sente persino nelle parole in scouse, il dialetto locale, che inizialmente era la lingua madre di Lennon and friends.
D'altronde la storia di Liverpool è una storia di migrazioni, di commerci, di musica ribelle, di crisi, di scioperi, di licenziamenti di massa, di calcio, di tentativi di resurrezione più o meno riusciti. Stessi alti e bassi dei quattro ragazzi che, partendo dalle periferie di Liverpool e dai suoi locali di infima categoria, hanno rivoluzionato non solo la musica, ma il modo di esprimersi e di vivere di milioni di giovani in tutto il mondo.
Nel 2008 Liverpool è stata capitale europea della cultura e ne ha approfittato per proseguire un profondo lavoro di rivalutazione urbana iniziato pochi anni prima. Con intelligenza, le amministrazioni cittadine hanno capito che il porto doveva tornare a essere il centro della cultura e della vita quotidiana, se voleva che fosse la meta delle vacanze degli inglesi e non solo.
Le Tre Grazie, tre enormi palazzi in stile edoardiano, a dominare il fiume Mersey, con i liver bird, mitici uccelli mezzi aquila mezzi cormorani da cui deriva il nome della città. Gli Albert Dock (foto a destra), da cui partivano le navi verso il Nuovo Mondo, a fare da nuovo centro cittadino.
Già da un decennio, infatti, ospitano ristoranti, uffici, gallerie, persino una sede della Tate (il signor Tate, re dello zucchero insieme a Lyle, era un collezionista e magnate di Liverpool che fondò la galleria omonima), ma sono i nuovi progetti in costruzione a indicare che non si è trattato di un fenomeno
estemporaneo legato all'evento del 2008.
Nei prossimi anni saranno inaugurati il New museum of Liverpool, dedicato alla storia e all'importanza di questa città, e la nuova sede della Open eye gallery, collocata proprio al porto. I cantieri sembrano lavorare Eight days a week per concludere prima possibile. L'aspettativa è alta, perché in questo modo la città si gioca il suo futuro post industriale e, soprattutto, post portuale.
Cercando di infilarsi, seppure in ritardo, in quel fenomeno che, tra la fine del secolo scorso agli inizi del nuovo millennio, fu definito Cool Britannia.
Il racconto continua su: I figli prediletti di Liverpool: The Beatles. (seconda ed ultima parte)
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
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SCHEDA TECNICA LIVERPOOL
Per ulteriori informazioni:
Ente nazionale britannico per il turismo
Corso Magenta 32
20123 Milano (MI)
Tel: 028808151 - Fax: 0272010086
VisitLiverpool.com
The Mersey Partnership
12 Princes Parade
Liverpool L3 1BG
Email: [email protected]
Siti Web:
Visit liverpool: www.visitliverpool.com/it
Visit Britain: http://www.visitbritain.com/it/IT
Come si raggiunge:
In aereo:
L’aeroporto di Liverpool è naturalmente dedicato a John Lennon ed è raggiungibile dall’Italia ed il resto d’europa anche con i voli low cost effettuati da diverse compagnie.
Distanze: Roma 2142 Km, Milano 1556 Km, Venezia 1819 Km
Ambasciata:
Ambasciata d’Italia a Londra
14, Three Kings Yard
London W1K 4EH
Email: [email protected]
Tel.: +44 (0)20 73122200 - Fax: +44 (0)20 73122230
Web: www.amblondra.esteri.it
Documenti: Per recarsi in Gran Bretagna è sufficiente essere in possesso della carta d'identità valida per l'espatrio o passaporto in corso di validità
Fuso orario: - 1 rispetto l’Italia Se in Italia sono le 9, a Liverpool sono le 8
Voltaggio energia elettrica: Il normale voltaggio elettrico in Gran Bretagna è 240 v, 50Hz a corrente alternata. Le prese italiane hanno i fori disposti in fila verticalmente e sono di forma circolare; le prese inglesi hanno viceversa i fori disposti come i vertici di un triangolo e sono di forma rettangolare.
Gli inguaribili viaggiatori italiani si devono premunire di un adattatore prima della partenza o acquistarlo appena arrivato.
Si possono acquistare in qualsiasi negozio di bricolage o all'aeroporto (più comodo ma più caro),
in Inghilterra costa un po' di più che in Italia, quindi è meglio procurarselo in Italia
Valuta: La moneta ufficiale è la sterlina inglese il cui valore equivale a circa 1,50 euro.
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna.
Periodo consigliato: Tutto l’anno.