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Creato il 19 settembre 2013 da Ifilms

festival-de-cine-san-sebastian-2010La città di Donostia-San Sebastián si prepara ad accogliere, come ogni anno, il Festival internazionale del Cinema omonimo; giunto alla sua sessantunesima edizione, si è sempre contraddistinto per essere una kermesse a premi dal budget non elevatissimo ma dalla qualità spesso eccellente, riconosciuta in Spagna e nel resto d'Europa. E anche oltre: basti pensare che tra i film in competizione per la Concha d'Oro, il premio al miglior film - conferito l'anno scorso a Nella casa di François Ozon - appaiono Le week-end di Roger Michell con Jim Broadbent e Lindsay Duncan ( nel ruolo di due attempati coniugi in viaggio a Parigi tentando di rivitalizzare un matrimonio ormai spento) Quai d'Orsai di Bertrand Tavernier dai fumetti a sfondo comico-politico di Abel Lanzac/Antonin Baudry, Devil's Knot di Atom Egoyan con miss Reese Witherspoon e Colin Firth tra omicidi e satanisti, Canìbal di Manuel Martìn Cuenca (La flaqueza del bolchevique), Club Sandwich di Fernando Eimbcke che ritorna al festival dopo Sul Lago Tehoe, la Jasmila Zbanic de Il segreto di Esme impegnata nuovamente a raccontare gli orrori di Bosnia e Serbia in For those who can tell no tales.

 

 

E ancora: The Railway Man di Jonathan Teplitzky con Kidman/Firth, La Herida, debutto alla regia in un lungometraggio del direttore della fotografia Fernando Franco, Pelo Malo di Mariana Rondon, Oktober November del Götz Spiemann di Revanche, Vivir es facil con los ojos serrados dell'eclettico boy David Trueba, con Javier Camara, Mon âme par toi guériedi François Dupeyron (Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano) e Prisoners, di Denis Villeneuve, visto a Toronto (come anche molti altri dei titoli già citati), con Hugh Jackman, Melissa Leo e Jake Gyllenhaal. Interessante anche la sezione dedicata ai New Directors, con nomi di giovani autori provenienti da tutto il mondo; purtroppo non è presente nessun italiano, ma la lista dei film parla da sé: opere provenienti dall'Ucraina (Zelena Kofta di Volodymyr Tykhyy), dal Messico (Paraiso di Mariana Chenillo) dalla Grecia (Luton di Michalis Konstantalos) e da molti altre nazioni promettono più che bene. La sezione Horizontes Latino, come da nome, prevede un premio in danaro di 35.000 euro per la distribuzione spagnola per quei film, prodotti in America latina, ancora inediti nella penisola iberica: tra i titoli in competizione, il messicano Heli di Amat Escalante e Who is Dayani Cristal?, di di Marc Silver, con Gael Garcìa Bernal. Retrospettive su Nagisa Oshima e sulle nuove frontiere del cinema d'animazione (tra i titoli in rassegna Waking Life di Linklater e Paprika di Satoshi Kon), premi alla carriera per Carmen Maura e Hugh Jackman, sezioni dedicate al cinema per ragazzi, al cinema culinario. Premio FIPRESCI a La vie d'Adèle di Abdellatif Kechiche, apertura per Metegol di Juan José Campanella alle prese con calcio e cartoon e chiusura fuori concorso per The Young and Prodigious T.S. Spivet, di Jean-Pierre Jeunet. Staremo a vedere, ma quello che appare in programma sembra già essere parecchio ambizioso e stimolante.

 


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