I food blogger e la dieta

Da Eatitmilano @Eatitmilano

Ogni essere umano, anche se con tutte le difficoltà del caso, con una buona forza di volontà riesce a mettersi a dieta. Arriva sempre il momento in cui i chili di troppo prendono il sopravvento (a meno che non appartieni a quella categoria di persone orribili che si sfondano di cibo e non mettono su un etto…), e questi giorni post-Pasqua ne sono un esempio. Ma per un food blogger è diverso. Un food blogger è condannato per tutta la sua giornata a convivere con immagini che farebbero venire l’acquolina in bocca anche ad un dinosauro. Ecco la giornata tipo della condanna:

Ti svegli al mattino, e dato che sei un fanatico dei social network prima ancora di fare colazione vai a dare un’occhiata a Twitter e Facebook (mica che ti ha contattato la regina Elisabetta…) ed eccoli lì, che già ti guardano, i tweet degli altri food blogger che si sono svegliati alle 5 per impastare: “Una colazione con una brioche fatta in casa ripiena di Nutella e mascarpone è quello che ci vuole! (segue link di instagram) #buongiorno!”… come fai a non dare una sbirciatina? Prima tentazione di svaligiare la dispensa, quando poi ti ricordi che per colazione hai il té e 4 Oro Saiwa…Passiamo oltre.

Arrivi al lavoro, e le immagini si susseguono veloci, una dopo l’altra: torte con meringhe, cupcake, torte in pasta di zucchero, lasagne, cannelloni ripieni, cozze gratinate, dolci con avanzi del cioccolato delle uova di Pasqua… Una tortura che si accanisce ancor più contro di te, povero food blogger a dieta, quando arriva quell’orario infimo, mezzogiorno, quando son trascorse ore dai tuoi 4 Oro Saiwa ma è ancora troppo presto per mangiare perché altrimenti alle 3 dovresti pranzare di nuovo tanta la fame che hai. È in quel momento che inizi a soffire come mai prima. Qualcuno inizia a “infornare” deliziosi manicaretti: polpettoni, risotti, fiorentine, mousse di cioccolato e chi più ne ha più ne metta… Impossibile resistere.

Poi arriva il momento del tuo pranzo. Stipato in piccolissimi Tupperware colmi fino all’orlo. Lo guardi con aria sognante e pensi: “Finalmente si mangia!” poi chiudi gli occhi e desideri fortemente che quel riso in bianco scondito sia una melanzana alla parmigiana. Riapri gli occhi. E il riso in bianco, per tua sfortuna, è rimasto riso in bianco. E le verdure cotte, anche loro scondite, rimangono verdure cotte. Mangi. Ma la forza di volontà ti fa andare avanti: “dieta non vuol dire cibo schifoso! Questa sera mi cucinerò un manicaretto con i fiocchi, alla faccia di chi dice che non si può mangiare piatti deliziosi e rimanere a dieta!” pensi fra te e te.

Poi arriva la sera. Sei combattivo come non mai. Guardi il frigo e ti carichi di adrenalina: “Ora ti faccio vedere io di cosa son capace!! Sono o non sono un food blogger???” tiri fuori tutte le verdure che hai, gli attrezzi del mestiere e accendi i fornelli. Poi prendi in mano l’olio, e ti viene in mente la voce della dietologa che ti dice “due cucchiaini d’olio crudo al dì!”…Un po’ pochino per tutta quella verdura. Lo metti in pentola e sparisce. Pace all’anima sua. La disperazione comincia a coglierti di sorpresa. Poi ti ricordi che puoi inventarti qualcosa senza olio: uhm, facciamo delle crespelle sottilissime dai!! Allora, prendiamo: un uovo! ehm… no… già mangiato ieri, non si può… Fa niente dai. Latte! ah no… il latte non si può… Sale! e anche lì torna la vocina fastidiosa della dietologa “Attenzione al sale, favorisce la ritenzione!”…Stronza. Lì realizzi. Sei spacciato.

Non ti resta altro da fare che prendere il pentolino, mettere a bollire l’acqua… aggiungere un solo cucchiaino di sale… e buttare le bietole… Che mentre annegano ti guardano anche loro un po’ schifate. Nel frigorifero c’è il buon vecchio petto di pollo. Mano alla piastra, dev’essere rigorosamente ai ferri. Non ti resta niente da fare… Puoi solo tornare su Twitter e dare un’occhiata a quello che i blogger più fortunati di te cucinano… Sognando il giorno in cui, anche tu, tornerai ad adentare una fetta di pastiera.


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