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A proposito dell’ «infelice» frase di Cassano «preferisco che nella mia squadra non ci siano gay», sono d’accordo con lui. Non sono omofobo, tutt’altro, pero’ penso che in una squadra i gay potrebbero provocare qualche problema. Perché ?
CASO NUMERO 1: il difensore prova un’irresistibile attrazione per il centravanti avversario. «Vuoi la palla? Accomodati, caro. Se segni, poi andiamo a festeggiare.»
CASO NUMERO 2: il centravanti si sente deliziosamente turbato dal portiere avversario. «Guarda, caro, il rigore te lo tiro in basso a destra.»
CASO NUMERO 3: l’ala destra freme di eccitazione quando guarda il terzino sinistro avversario : «Ecco, carino, metto la palla in fallo laterale, cosi’ non sarai costretto a salvare in corner.»
CASO NUMERO 4: nella barriera la mezz’ala destra ha al suo fianco il mediano gay che da tempo lo ama in segreto. «Scusa, se permetti, l’inguine me lo proteggo da solo.»
Ecco perché preferirei non correre rischi. Per quanto si possa essere attaccati alla maglia, com’è noto, al cuore non si comanda.
Dragor