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i giocattoli macabri della Carter

Creato il 28 novembre 2010 da Omar
i giocattoli macabri della CarterAngela Carter (Eastbourne, Sussex 1940 - Londra 1992), scrittrice, giornalista, drammaturga e docente di letteratura, è oggi considerata una delle più illustri esponenti del genere gotico novecentesco. Nelle sue opere, sovente intrise di un particolare gusto per il macabro, seppe mescolare l’ossessione per la sessualità con l’interesse per le fiabe e l’inconscio freudiano. Femminista convinta, il suo nome è abitualmente legato al rovesciamento degli stereotipi e alla riscrittura di fiabe, ripensando personaggi famosi in maniera da stravolgerne il ruolo. Ciò avviene in maniera originale nei racconti de La camera di sangue (1979), dove la vittima di Barbablù finirà i suoi giorni ricca e felice, Cappuccetto Rosso ammansisce sbrigativamente il Lupo e strangola l'amante, la Bella ha la meglio sulla Bestia grazie ai sensi, la Vampira si scopre umanamente sofferente, e le gioie del sesso redimono da ogni terrore (Neil Jordan ne trarrà ispirazione per In compagnia dei Lupi, horror barocchissimo del 1984).
In La bottega dei giocattoli, racconto delicatamente sospeso su un crinale di gioia fiabesca e turbamento contemporaneo, Melanie, in una notte d'estate, presa da una strana ebbrezzai giocattoli macabri della Carter vaga per il giardino di casa con indosso l'abito da sposa di sua madre - lontana insieme al marito per un lungo viaggio - e in quella notte lo rovina irrimediabilmente. Il giorno dipoi scoprirà di essere appena diventata orfana e destinata a vivere con suo zio Philip, giocattolaio. Nella lugubre bottega di costui la ragazzina sarà protagonista e testimone d'una gragnuola di episodi abbastanza grotteschi in una periferia di Londra che resta sullo sfondo sfocata e inafferrabile. La Carter dipana una storia lineare e piuttosto cupa dove le prime, vibranti esperienze di un'adolescente si mischiano a quadri di vita eccentrici e derelitti. Veloce, incisivo ed efficace, il libro avvinghia il lettore incentrando la narrazione solo ed esclusivamente sulle sensazioni di Melanie e sul suo rapporto con gli abitanti della casa dello zio, le sue impressioni, i suoi sogni e pensieri; le situazioni talvolta cariche d'inquietudine, le strane regole della casa, rendono l'atmosfera piuttosto surreale, sicuramente perturbante. Il finale un po' sgonfia il mordente, ma la storia non delude.
Angela Carter - La bottega dei giocattoli (Fanucci)

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