Qualche minuto fa mi ha incuriosito il significato dei giorni della settimana.
Ho voluto approfondire la mia curiosità e sono andata a cercare delle informazioni….Guardate:
L’origine dei giorni della settimana si dice che sia legato agli elfi,infatti i quasi tutti i nomi hanno un nome e significato elfico:
Lunedì: Luneth
L’origine della parola è un chiaro riferimento alla luna, che è uno dei (molti) simboli di Elanath, la Madre di tutti gli Elfi. Il fatto che proprio il primo giorno della settimana sia dedicato alla luna, rispecchia l’amore di queste creature e il profondo legame che, alcuni di essi, hanno mantenuto per colei che li ha generati con il proprio sangue.
Luneth è quindi il giorno della luna, ovvero della contemplazione. Esso però non va visto come un’estasi che perdura nell’ammirazione degli astri, ma piuttosto con la lungimiranza della luna stessa, che tutto vede e tutto sa (per lo meno riguardo a ciò che accade al di sopra del suolo). Il nostro atteggiamento, in questo giorno, deve quindi essere di predisposizione alla meditazione, alla comprensione e alla progettazione. Con queste caratteristiche, non può che essere il giorno prediletto di Talitea (che, non a caso, possiede una notevole affinità con il culto della gemella Elanath).
Martedì: Martelach
Chiaramente il “giorno del martello”, ovvero del lavoro manuale. In questa giornata non vanno lesinati gli sforzi fisici (magari progettati il giorno precedente), che quest’oggi risulteranno più agevoli e meno faticosi, rispetto allo stesso lavoro compiuto in un qualunque altro giorno della settimana.
Mercoledì: Mercalach
Ovvero “del mercato”, e infatti è il giorno in cui solitamente si tengono le principali compravendite in tutte le città e grandi villaggi della Piana d’Argento, da Tiria e Petralia. Se dovete vendere o comprare qualcosa, sarebbe saggio farlo proprio nel terzo giorno della settimana, per poterlo fare al meglio, sotto ogni punto di vista (non a caso, questo momento cade dopo i giorni della meditazione e del lavoro: quale momento potrebbe essere migliore, per sapere cosa è utile acquistare e cosa invece è oramai superfluo?).
Giovedì: Gioveth
La sua etimologia è stata controversa in passato, ma il Collegio dell’Aria (con la Consulta del 383 T.E.) è unanime nell’attribuire l’origine di tale nome alla parola “gioventù”. E’ probabile che, addirittura prima della fondazione di Rilost, fosse il giorno dedicato all’ascolto dei giovani e delle loro domande. Con il passare del tempo, è divenuta la giornata per eccellenza della disponibilità al dialogo, e non è un caso che sia proprio questo il giorno in cui i Tribunali di Ruach si dedicano alle richieste della popolazione più umile e abbiente. Anche Talitea apprezza di certo il significato di questa giornata: se Luneth soddisfa il suo lato più saggio e maturo, Gioveth è invece rivolto alla sua parte più curiosa e ancora in cerca di risposte. In questa giornata non lesinate le domande, ma nel contempo offrite con pazienza i vostri pareri, maturati dalle vostre esperienze personali.
Venerdì: Venerath
Ovvero “in cui si venera”, cioè da dedicare agli Dei, tramite offerte, preghiere e riti. Ovviamente non è necessario destinare l’intero arco della giornata esclusivamente agli Dei, tuttavia è bene riservare una parte di tempo (più o meno consistente) del quinto giorno della settimana proprio per questa attività. Nella Piana d’Argento esiste persino un motto che recita “di sette, i primi quattro richiedono, ma è il quinto a cui viene concesso”: se è vero che questa frase chiude un aneddoto legato a un padre moribondo e ai suoi numerosi figli, è altrettanto vero che ben si addice anche ai giorni della settimana (pare infatti che gli Dei siano maggiormente benevoli durante questa giornata).
Sabato: Salath
Il suo nome deriva da “salario”, e infatti è tuttora il giorno in cui alcuni lavoratori (soprattutto mercenari e braccianti stagionali), percepiscono lo stipendio settimanale. Si tratta quindi di una giornata in cui è bene tirare le somme (non prettamente economiche) del periodo appena trascorso, per valutarlo con attenzione. L’antico significato elfico era molto probabilmente diverso ma, nonostante ci siano alcune interessanti teorie, di fatto pare sia andato perduto.
Domenica: Domesticas
Da dedicare alle mura domestiche, ovvero agli affetti della famiglia. L’antico significato elfico non è chiaro, anche se alcuni riconducono alla parola domes (“oscuramento”), con riferimento a Umar e alla Battaglia dell’Ombra. Si tratta quindi di un giorno da trascorrere con parenti e amici, per coltivare gli affetti più preziosi, a maggior ragione nei momenti di difficoltà.
L’intera settimana va quindi vista come un periodo ciclico, ovvero una sorta di cerchio del tempo che si ripete e si rinnova in continuazione: dopo le tenebre (Domesticas) spunta la luna, alla cui luce è possibile dare vita e dei progetti (Luneth), ma per riuscire a scacciare l’ombra è necessario un duro lavoro (Martelach) e la condivisione con gli altri (Mercalach), soprattutto tra giovani e vecchi (Gioveth). Ma tutto ciò non è sufficiente, senza un’adeguata devozione agli Dei (Venerath): solo allora ci sarà il giusto compenso (Salath), prima di un nuovo ottenebramento, e così via.
La teoria del sesto giorno:
Alcuni studiosi sostengono la cosiddetta “teoria del sesto giorno”, ovvero che gli uomini hanno procrastinato il significato della sesta giornata della settimana al dì successivo, in modo da poter inserire un giorno dedicato ad una questione meramente commerciale (e quindi inimmaginabile per la cultura elfica) come il salario. Questo avrebbe di fatto “cancellato” il giorno che gli elfi dedicano al cosiddetto “offuscamento”, che dagli uomini con ogni probabilità è stato reputato (assai maldestramente) un frainteso omaggio a Ruach. In altre parole – sempre secondo questa teoria – gli elfi dedicano il sesto giorno alle questioni domestiche e il settimo per prepararsi all’oscurità incombente e quindi ad un nuovo ciclo settimanale, ma l’ “umanizzazione” dei giorni della settimana ha fatto sì che il sesto giorno fosse dedicato allo stipendio, e che il significato elfico dello stesso giorno andasse a prendere il posto del giorno seguente, ritenuto “blasfemo”. Tali studiosi fanno infine notare che il termine “salath” potrebbe infatti derivare dalla somiglianza fonetica con il vocabolo elfico samath (“casa” e quindi, per estensione, questioni domestiche).
Vi ha incuriosito???
Non dimenticatevi del sondaggio!!! Questa settimana il sondaggio è:
Qual’è il vostro giorno preferito???
a)Lunedì b)Martedì c)Mercoledì
d)Giovedì e)Venerdì f)Sabato g)Domenica
Votate!!!!!!!