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I libri di Agosto e Settembre

Creato il 01 ottobre 2011 da Ippaso

Quando ad Agosto ho capito che non avrei avuto neanche un giorno di vacanza, sono andato a prendere due libri in biblioteca, e da allora (ri)presemi del piacere di leggere sì forte, che ancor non m’abbandona. Ecco in ordine i libri di Agosto e Settembre, se non ne dimentico qualcuno:

  • J.G. Ballard: La Mostra Delle Atrocità
  • P.P. Pasolini: Teorema
  • L. Bianciardi: L’Integrazione
  • Flann ‘O Brien: Il Terzo Poliziotto
  • E. Vittorini: Conversazione In Sicilia
  • P. Dick: I Guardiani Del Destino E Altri Racconti
  • P.P. Pasolini: La Divina Mimesis
Ottobre sta iniziando di nuovo con P.P. Pasolini (Ragazzi Di Vita). Nell’elenco ho messo solo i libri iniziati e finiti, ho escluso quelli che sto leggendo praticamente da una vita… Se vi interessa qui sotto potete trovare le mie impressioni: Ballard l’ho preso su consiglio di un amico. La Mostra Delle Atrocità è un romanzo-saggio difficile da leggere (specie per i più sensibili, dico sul serio) ma molto interessante: spiega tra le varie cose in modo molto crudo gli effetti che la TV ha sul nostro cervello attraverso la mostra delle atrocità e la stimolazione delle nostre perversioni inconscie. Pasolini scrive in un italiano molto ricercato e non “tecnologico” (l’italiano vero, quello dei grandi scrittori del passato, non sporcato dai gerghi tecnici e dalla precisione dei libretti di istruzione), ma è illuminante. Alcuni capitoli, sia di Teorema, sia de La Divina Mimesis li ho riletti diverse volte, o perché pensavo di non aver afferrato tutto o perché mi piacevano troppo per poterli metter da parte e andare avanti. Credo che leggerò tutto di P.P.P. L’Integrazione, di Luciano Bianciardi, è anche un bel libro. Scritto all’alba del boom economico italiano, è uno dei primi a criticare la nascente nuova società, convinto come più di tutti che “non è tutto oro quel che luccica”. Il protagonista, trasferitosi in città dalla campagna, si ritrova immerso nel mondo borghese. L.B. (nella vita reale era un toscano trasferito a Milano per lavoro) nota la fretta della gente, il nervosismo del traffico, i cantieri che allargano le strade e cancellano i pedoni, il verde quasi inesistente o limitato ad angolini dove campeggia la scritta “vietato calpestare l’erba”, la discriminazione a lavoro nei confronti delle donne, … L’autore qui è sdoppiato nelle figure di due fratelli, uno (il protagonista) che impara a vivere ai nuovi ritmi e secondo lo stile imposto dalla società, e l’altro che rifiuta tutto ciò, abbandona il “posto sicuro” e rigetta i nuovi canoni di vita. Il Terzo Poliziotto è stato scritto da Flann O’ Brien, un satirista irlandese quasi dimenticato (e mai davvero celebre). Pubblicato postumo perché era stato rifiutato dalle case editrici, questo è un romanzo estremamente fantasioso, irragionevole, coinvolgente, … Non vedo l’ora di leggere dello stesso autore anche At-Swim-Two-Birds, tradotto in italiano col titolo “Una pinta d’inchiostro irlandese” (?). Il motivo che mi ha indotto a leggere Conversazione In Sicilia di Elio Vittorini è semplice: Uomini e no mi era piaciuto un sacco. Conversazione in Sicilia, abbastanza breve, molto simbolico e molto lento, mi ha deluso nel complesso, ma son contento di averlo letto… anche per via del bellissmo incipit. Chi rimane? Dick. I racconti di Dick costituiscono il libro più commerciale della lista, anche se si tratta di un commercio “di nicchia” e “di qualità”. Non mi son trovato davanti il solito libro di fantascienza e questo l’ho apprezzato: Dick non sfracassa i marroni descrivendo la tecnologia assurda che ha assegnato al mondo da lui creato e soprattutto non colloca le proprie storie nel banale totalitarismo solito della fantascienza. In molti casi ci troviamo al crepuscolo della nostra era democratica, appena prima della deriva totalitaria: son rimasti due grossi poli di potere (Il Governo e le Multinazionali in I Labirinti Della Memoria, la Polizia e l’Esercito in Minority Report, …) e lo scontro finale tra questi fa da sfondo alla storia (per questo la fantascienza di Dick mi pare più vicina di qualunque altra?). Anche i racconti che coinvolgono alieni, robot e mutanti evitano di cadere nel solito. Dick non rappresenta il genere che preferisco, non ho sentito lo stesso interesse provato per gli altri, ma l’ho trovato forse più leggibile (anche di sera, stanco e un pochino assonnato)… eppoi se uno non scarta mai dai propri binari e non fa che seguire un percorso predeterminato… è come se fosse intellettualmente morto! (uaaa che tamarrata che ho scritto!!!) I primi libri di Ottobre saranno Ragazzi di vita, forse At-Swim-Two-Birds (a proposito… si dice che potrebbero farne un film), e poi… chissà!

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