Se il tema delle radio libere, in Italia, è stato affrontato dal simpatico e allo stesso tempo drammatico Radio freccia, in Inghilterra si è voluto realizzare un film tutto rockeggiante e pieno di brio. In realtà la storia raccontata è "tosta" ma i toni del film sono da commedia musicale e, per certi versi, la drammaticità viene sfiorata solo in pochi istanti pieni di tensione.
Ancora una volta devo ringraziare Agosto per aver potuto vedere I love Radio Rock. Apparso a Bologna direttamente delle sale d'Essai e ad orari improponibili per uno che lavora. Chissà perché poi... una programmazione tanto disattenta e quasi intenzionata a far passare sottogamba un film veramente unico nel suo genere. Boh!
Ad ogni modo, eccomi qui a parlare di questo film divertente e interessante. Siamo negli anni sessanta. La BBC è l'unica radio ufficiale in Inghilterra e, durante la giornata, passa solamente 40 minuti di musica Pop e Rock attraverso le sue frequenze. Fortunatamente esistono le radio pirata. Radio che trasmettono su frequenze libere (al limite della legalità, visto che vanno ad oscurare le richieste di aiuto delle imbarcazioni in difficoltà), propongono solo Pop e Rock, ventiquattro ore al giorno e... si finanziano attraverso la pubblicità. Sono radio pirata in tutti i sensi. Molte sono installate su navi ancorate al largo della costa. I dj vivono sulle navi e trasmettono giorno e notte... il film racconta la storia di una di queste radio, forse la più importante, Radio Rock. Il governo è ovviamente desideroso di terminare tale scempio e scellerato esempio di sub-cultura ispirata alla delinquenza e al satanismo. Viene affidato ad un giovane arrembante, ahimè di nome Pirlott, il compito di tagliare le gambe a queste radio... un lavoro difficile fatto di botta e risposta, tra governo e radio pirata. Fino a che la legge non diventa esplicita e...
Il film è una commedia molto divertente. Le scene di nudo non sono moltissime ma mostrano esplicitamente lo stile di vita dei dj al lavoro per queste radio. Una sorta di troupe di personaggi bizzarri, incapaci forse di vivere nella quotidianità, che hanno fatto della musica la loro vita. Non mancano scene drammaticamente serie, come la sfida tra i due dj venuti dall'America; o il matrimonio durato solo 17 ore di uno dei bonaccioni a bordo di Radio Rock. Il momento peggiore è quello della fuga dalle motovedette inglesi... l'esplosione del motore... il naufragio.
Intenso sia musicalmente che cinematograficamente. Molte sono le scene esilaranti, impregnate di Humor inglese, molte sono le musiche che... beh, verrebbe voglia di alzarsi e ballare ma, la sala era troppo piccola per farlo (in effetti... avrà avuto 40 posti al massimo... ho visto monolocali più grandi!).
Insomma... un bel film, da recuperare e guardare a tutto volume.
Magazine Cinema
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