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Molto spesso i suoni onomatopeici ci riempiono le chat o le e-mail diventando un simpatico arricchimento. Ma quando diventano reali, nelle nostre giornate, iniziano ad essere meno simpatici.
Io adoro i miei amici, ma un po’ meno questa abitudine che ha preso il sopravvento: mi chiedo il motivo per cui, ogni volta che ci si vede, bisogna darsi due, o peggio, tre baci sulla guancia...
posso capire i miei parenti che non vedo quasi mai: oltre alla solita trita e ritrita frase: "mi ricordo quando eri piccola così"... già abbastanza irritante di suo, si aggiunge anche l'immancabile stritolamento e scambio di abbondante salivazione sulle guance (da togliere, con nonchalance, con improbabili movimenti della spalla causa anche di periartriti fulminanti); ma visto che non ci si vede mai, è ancora tollerabile.
Ma loro, i cari amici che vedo spesso... perché all'inizio e alla fine di una serata bisogna sempre baciarsi?
Forse la stagione fredda porta voglia di contatto tra i corpi, ma non sempre questa è una buona scusa, specie se la stagione fredda porta con sé anche raffreddori ed influenze... la cara vecchia abitudine di dire : "non ti bacio perchè ho il raffreddore" è ormai caduta in disuso quanto la cara e sana abitudine di mettersi la mano davanti quando si tossisce... è anche bello condividere tante esperienze di vita con gli amici e conoscenti, meno bello magari scambiarsi anche microbi in un estenuante ping-pong virulento!
Prendo ispirazione da questo simpatico suono onomatopeico, diventato un simbolo di questa nuova generazione di "baciatori": quelle ragazze che, appena si incontrano con le amiche, hanno trovato un intelligente compromesso: invece di avvicinarsi, hanno capito l'importanza dell'air kissing, ossia quella pratica consistente nel fare solo finta di darsi i due bacini canonici, falciando l'aria ma cercando di evitare il microboso contatto.
Da oggi in poi, quindi, voglio diventare un nuovo membro delle muah muah girls!!
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