I magnifici cinque e il matrimonio

Da Albamontori @albamontori

 Nel confronto TV su Sky di ieri sera tra i cadidati  alle primarie della sinistra, come al solito, il diritto al matrimonio, paritario per tutti, omo come etero, con figli propri e/o adottati al seguito è stata la cartina di tornasole del dibattito dei magnifici cinque.

Un piccolo riepilogo:
Renzi è per l'adozione per le coppie gay con civil partnership di tipo british per gli omo ( ma non si è accorto che in Gran Bretagna ormai c'è il matrimonio civile a tutti gli effetti): insomma una posizione non proprio progressista.

Vendola
è per il matrimonio e l'adozione, perché è di sinistra ecologia e libertà, però cambiando la Costituzione (ancora crede alla Bindi) perché ancora non si è accorto - menomale  che se n'è accorta la Corte Costituzionale -  che il diritto alla parità nella Costituzione è già presente, basta solo che il Parlamento si decida ad applicarla, già così com'è va benissimo;

Tabacci
nella sua cattolicità di base oltre l'unione civile alla milanese, ma senza adozione, non va: perchè, insomma, ci vuole un padre e una madre per crescere bene i bambini, visto che lui è cresciuto solo con la madre;

Puppato
sembra la più evoluta, cita l'articolo 3 e per lei il diritto al matrimonio delle coppie gay è ormai ineludibile, la unione civile va attuata anche per i gay, chiamarlo matrimonio però ...;

Bersani
è per l'unione civile alla tedesca delle coppie gay ( mi sa che Paola Concia l'ha influenzato un po') ma quanto alle adozioni ha esposto la necessità di verificare le condizioni di vita dei bambini che già vivono in famiglie omosessuali e mi son chiesta come mai non si ponga il problema di una verifica analoga per i bimbi in famiglie etero.

Insomma tutti, ma proprio tutti, sia pure con differenze di approccio, hanno mostrato di non essere ancora così maturi ( e democratici) da considerare i gay uguali per diritti agli etero: insomma in varie gradazioni hanno tutti, anche quelli più coinvolti personalmente, come Vendola, dato prova di voler distinguere il matrimonio civile in due settori, quello etero e quello omo. Proprio da bravi cattocomunisti evoluti: matrimonio di serie A per maschio-femmina e di serie B per maschio-maschio o femmina femmina.; suppongo che quello tra maschio e trans mTF o femmina e trans fTM o altre combinazioni sia assolutamente impensabile ....

Ovviamente mi hanno deluso, ma non troppo: lo so che i pregiudizi per così dire "razziali", a sinistra come a destra  sono molto fortemente radicati persino in chi è omosessuale.  Purtroppo però non posso dire che ci sia almeno uno di costoro che abbia avuto il coraggio civile di studiare seriamente la questione matrimonio, come altre del resto,  e dimostrarsi così democratico da aver superato l'esame.

Ma perchè considero la questione "parità di accesso al matrimonio civile per tutti " così importante per il futuro del nostro Paesello  quando ci affliggono problemi gravissimi tipo un debito pubblico monstre, una spesa pubblica che per tentare di metterla sotto controllo c'è voluto un anno di lavoro del fior fiore degli economisti di casa nostra, una disoccupazione con percentuali a due cifre ed economia in recessione, solo per citare le punte dell'iceberg?

E' molto semplice: è una riforma civile e politica a costo zero, che però potrebbe rendere molto: servirebbe a risollevare il morale di una consistente fetta della popolazione, quella omosessuale, che occupa anche una parte molto importante nella produttività, con la sua creatività, col suo ingegno, pagando le tasse, dandole un riconoscimento paritario di appartenenza sociale, dovuto e mai riconosciuto.
 Sì, dovuto: in Europa  su questa questione stiamo continuando a contravvenire agli accordi sanciti nel Trattato di Lisbona, come su varie altre che pure riguardano i diritti umani, accordi che sono stati sottoscritti dal nostro Paese.

P
Ebbene provate soltanto a pensare cosa può significare sul piano emotivo per tante persone sapere di non doversi più non solo nascondere, ma poter avere una famiglia vera, proprio come gli altri, con le responsabilità e le soddisfazioni, le preoccupazioni e le gioie di esser genitori, di crescere bimbi, propri o adottivi non importa, figli a tuti gli effetti legali.
Un luogo degli affetti personali, dove poter con-dividere oltre alle gioie anche e soprattutto le difficoltà economiche e organizzative conseguenti a lavori  stabili o precari che siano, o da cercare, con una persona che ami e che ti ama e dove prendersi pausa dalla lotta quotidiana. Gestire assieme alla persona amata le difficoltà della propria vita quotidiana è sicuramente più gratificante che non ritrovarsi a gestirle tutte da soli e anche i costi possono essere dimezzati nella condivisione, risparmiando risorse da poter investire in altro, magari rilanciando produzione e consumi.

Una  opportunità positiva il matrimonio civile, veramente da non trascurare specie in un periodo di pesante stretta economica e sociale quale quello che stiamo vivendo.
Lo hanno visto bene più di sessant'anni fa coloro che si sono ritrovati avendo perso tutto o quasi, con una montagna di debito pubblico ( fin da allora), a ricostruire l'Italia tra le rovine ancora fumanti della seconda guerra mondiale: le loro famiglie sono state il luogo della condivisione non solo degli affetti, ma attraverso gli affetti della rinascita del tessuto civile come dell'economia nazionale.

Perché quindi continuare a rifiutare di applicare la fantastica Costituzione Italiana e gli impegni europei così cocciutamente per qualcosa che tornerebbe a vantaggio non solo dei gay ma dell'intera società, e contribuirebbe senz'altro a scoraggiare la violenza più o meno mascherata di buona parte di coloro che continuano a predicare ed esternare il loro odio antigay ?

Alba Montori
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