Magazine Cultura

I Malevolent Creation cacciano Gus Rios e lo insultano pure

Creato il 26 febbraio 2014 da Cicciorusso

Sulla pagina facebook dei Malevolent Creation stamane è apparso questo simpatico post:

screenshot_mv

Vi prego di notare gli ’1′ dopo i punti esclamativi, che rendono il tutto ancora più surreale. Dopo che decine di fan avevano attaccato la band per uso improprio della parola ‘gay’, il post è stato cancellato, il che, ovviamente, non ha fatto che peggiorare la situazione, dato che ora i fan, ancora più incazzati, stanno subissando la bacheca dei Malevolent Creation di screenshot come quello che vedete qua sopra e improperi assortiti, chiedendo loro, giustamente, chi credano di prendere per il culo. Scripta manent. Come danno di immagine non è mica male, considerando che a quell’altro coglionazzo di Dave Mustaine fu sufficiente dare del ‘faggot’ a un provocatore durante un concerto per essere tacciato di omofobia dai siti americani (perché, lo ricordiamo, in Usa il politically correct è una cosa seria, non è come qua che puoi dare del pederasta a qualcuno in mondovisione per poi giurare di essere stato frainteso). Insomma, peso el tacòn del buso, come dicono a Caltanissetta.

La morale della favola, finora, è che bisogna stare lontani dai social network quando non si è in uno stato di piena lucidità. Supponiamo infatti che il post della discordia sia stato scritto da Phil Fasciana (un po’ per il suo ruolo di leader nel gruppo, un po’ per il suo carattere, a quanto si dice non facilissimo, diamo per scontato che sia opera sua) dopo aver festeggiato la defenestrazione del batterista con qualche striscia di coca di troppo.

Aspettate, mica è finita qui. C’è anche la versione di Gus Rios che, in un comunicato dai toni decisamente più urbani uscito su Sick Drummer Magazine, sostiene di essere stato lui ad aver deciso di lasciare il gruppo per quelle che lui chiama “differenze personali”:

“After several years, I have decided to part ways permanently with Malevolent Creation. The simple reason is personal differences. I appreciate all of the people I’ve worked with during my time with the band and want to thank all of them – I’m sure we’ll work together again in the future with another band. Most of all, I would like to thank all of the fans who have supported the band! I’m sure you will continue to support.” 

“This opens me up for bands in need of a touring and/or recording drummer, as well as a full-time position if the situation is right. I can be reached on my facebook page here: https://www.facebook.com/riosgus.”

Se Rios – che nel 2010 era subentrato a Dave Culross e aveva registrato con i floridiani il discreto Invidious Dominion, uscito quello stesso anno – fosse  davvero così pippa non lo saprei dire, dato che negli ultimi cinque anni non li ho mai sentiti in concerto, né ho visto video live recenti (scusatemi se non ho voglia di farlo ora per fornirvi un parere tecnico). Nè si capisce quanto la costruttiva vicenda influirà sulla lavorazione del nuovo album, il cui mixaggio è stato concluso il mese scorso… Proprio nello studio di proprietà dell’ormai ex batterista. Fatto sta che l’instabilità della formazione dei Malevolent Creation si conferma leggendaria. Sempre sulla loro pagina facebook si legge infatti un messaggio risalente al 21 gennaio ove si manifesta giubilo per la “prima prova in quattro anni col nostro bassista originale Jay Black“, che suppongo essere Jason Blachowicz, soprannominato ‘sliding doors’ per la frequenza con la quale entra ed esce dal gruppo. Cioè, se ne era andato un’altra volta? Quattro anni fa? Ma sul live australiano del 2011 non c’era lui? E chi cazzo aveva suonato il basso nel frattempo? Neanche Metal Archives mi è di qualche aiuto, quindi alzo le mani.

Si accettano scommesse sull’identità del batterista “molto famoso” che avrebbe sostituito Gus. C’è Mike Smith ancora a piede libero, magari hanno chiamato lui, così tra un altro paio d’anni Fasciana potrà scrivere su facebook: WE HAVE FIRED OUR NIGGER DRUMMER!!11!1.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines