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I marcatori delle urine aiutano a predire il cancro alla prostata

Creato il 14 maggio 2013 da Laprostata @espriweb
PSA marcatori delle urine I marcatori delle urine possono aiutare i medici a predire il cancro alla prostata. Alcuni ricercatori hanno scoperto che la combinazione di due marcatori, quello delle urine e quello del PSA, permette di prevedere con maggiore esattezza la probabilità di un soggetto di aver sviluppato o meno un cancro alla prostata. Nel nuovo studio sono stati coinvolti 638 partecipanti con un’età media di 63 anni. Tra di loro il 66% era composto da uomini bianchi, il 27% da ispanici ed il 6% da neri. Tutti sono stati sottoposti ad una prima biopsia della prostata sulla base di elevati livelli sierici di PSA, di un anomalo esame rettale digitale o di un altro sospetto clinico. All’intero gruppo, inoltre, è stato prelevato un campione di urine. Mettendo a confronto i dati ottenuti con uno o entrambi i marcatori con quelli ricavati dalla biopsia, i ricercatori hanno scoperto che l’utilizzo combinato dei due biomarker risultava molto più preciso ed attendibile dell’utilizzo di un singolo test. Lo scopo di questa ricerca non è sostituire il PSA o la biopsia, ma dimostrare che i marcatori delle urine e quelli del PSA possono insieme fornire informazioni più precise grazie alle quali comprendere la situazione medica del paziente e stabilire la strategia da seguire.

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