Magna Grecia nell’antichità, la capacità del Salento di ammaliare i visitatori nasce da una storica attitudine ad essere terra di passaggio e di approdo. Oggi, più che un confine meridionale dell’Italia, il Salento appare ai suoi visitatori come una propaggine del desiderio onirico dell’uomo di non staccarsi mai dal contatto istintivo col mare.
Perché il Salento è soprattutto, e prima di ogni altra cosa, “una terra che vive nel mare, un ponte di ulivi e vigneti, di macchia e torri costiere su cui respirare l’ebbrezza della spuma delle onde”.
E Pierluigi Bolognini ce ne regala un nuovo ispirato esempio con questo calendario realizzato con la consueta cura da Aus Edizioni, un calendario semplice come il volo di un uccello marino ed evocativo come l’estasi infinita dei suoi scatti aerei.
Un calendario che diventa un cadeau al visitatore, un ricordo indelebile per chi ha calcato questo confine di terra, s’è rinfrancato in questo spazio di mare.