Qualche mattina capitava che non andavamo al mare e che restavamo al podere, ma la situazione era più o meno la stessa. Verso le 12:00 al cancello di casa si apprestava un furgoncino bianco dal quale scendeva un ragazzo sempre sporco di farina. La zia Maria o lo zio Checco scendevano a prendere il pane(non so se tutt'ora nei poderi, da quelle parti passa il fornaio a domicilio) e io e mio fratello andavamo con loro. Preso il solito filoncino da mezzo chilo e la frusta integrale, la domanda era sempre la stessa:"Bimbi volete qualcosa da mangiare per merenda?" "Boh, che cosa possiamo prendere?". Il ragazzo allora apriva il portellone scorrevole e noi come due cavallette, con i nostri sandaletti blu con i buchini, salivamo nel furgone che profumava di pane e di dolci e guardavamo quello che ci poteva interessare. Dentro era pieno di ceste di plastica bianca con i buchi piene di pane e c'era farina ovunque. Mio fratello prendeva quasi sempre la pizza rossa e io i maritozzi(in questo caso senza panna) o i bomboloni fritti. Salutavamo il garzone, ringraziavamo la zia e via di corsa a divorare quella che doveva essere la nostra merenda e che si sarebbe trasformata in realtà nel nostro pranzo...
Era da tempo che non mangiavo più maritozzi e la voglia di provare a farli era tanta, ma la lavorazione un pò lunga e la paura di non riuscire mi aveva fatto sempre rimandare. Approfittando degli ultimi giorni di ferie che mi rimangono mi sono finalmente decisa e stamani di buonora mi sono messa all'opera.
E' stato un lavoro lungo e laborioso, ma credetemi se vi dico che ne è valsa pienamente la pena. Sono di una bontà assoluta e il profumo che rilasciano in cottura è una meraviglia.
L'unico consiglio che vi do se provate a farli è di avere qualcuno nei paraggi che possa venire in vostro aiuto versandovi la farina, poichè lavorare l'impasto a mano nei primi minuti vuol dire avere a che fare con un ammasso appiccicosissimo che non ci pensa proprio a staccarsi. Io ero sola e ho avuto qualche problemino che ho comunque risolto con un pò d'ingegno ;-).
MARITOZZI ALL'ANICE
- 170 gr di Farina Manitoba
- 165 gr di Farina Integrale(o Farina"00")
- 2 Uova
- 50 gr di Olio di Semi di Girasole
- 80 gr di Acqua
- 50 gr di Zucchero di Canna(se usate la farina 00 usate zucchero semolato)
- 7 gr di Lievito di Birra Fresco
- Buccia grattuggiata di un Limone
- 2 Cucchiai di Semi di Anice
- 1 Cucchiaio di Latte e ulteriore Zucchero di Canna(se usate la farina 00 zucchero semolato) per completare
Procedimento
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida e aggiungere 75 gr di farina presa dal totale. Mescolare brevemente, coprire con pellicola e far lievitare un'ora. Quando il composto è bello gonfio, rovesciarlo sulla spianatoia.
Unire qualche paio di cucchiai di farina e far assorbire bene ottenendo un composto che potrà essere lavorato con le mani. Unire un uovo e impastare fino a quando è bene assorbito. Aggiungere metà dello zucchero, poi altra farina e impastare qualche minuto. Unire l'altro uovo e quando è completamente assorbito aggiungere lo zucchero rimanente. Proseguire con la farina incordando bene l'impasto. Aggiungere la buccia di limone e subito dopo l'olio, poco alla volta. Unire i semi di anice e lavorare ancora bene ed energicamente per un pò. Porre l'impasto ottenuto in una ciotola, coprire con la pellicola e far lievitare quasi due ore, o il tempo necessario finchè l'impasto raddoppi di volume.