Dopo un lungo negoziato condotto dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura con l'India la decisione. I due marò accusati di avere ucciso due marinai nel febbraio del 2012 torneranno in India. il governo italiano ha deciso quindi di mandare i marinai a New Delhi. Si può leggere da un comunivcato emanato da Palazzo Chigi: "sulla base delle decisioni assunte dal Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, il Governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai marò e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha deciso che torneranno in India domani". Il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura ha aggiunto: "Il governo indiano ha garantito che non ci sarà la pena di morte nei loro confronti. La parola data da un italiano è sacra: noi avevamo sospeso" il loro rientro "in attesa che New Delhi garantisse alcune condizioni". Non si è trattato quindi di non rispettare la parola data all'India ma solo di una strategia per prendere tempo ed evitare la pena di morte per i due marò.
Partiranno questa sera per l'India i due marò scortati dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura. La decisione arriva dopo l'ultimatum dato dal ministro della Giustizia indiano Ashwani Kumar che aveva dichiarato: "I due militari possono ancora tornare in India entro il 22 marzo e, se accade, questa spiacevole situazione potrà essere sanata". I due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno avuto un incontro con il premier Mario Monti, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e il Sottosegretario agli Esteri Steffan de Mistura "per valutare congiuntamente la posizione italiana e i risultati delle discussioni avvenute tra le autorità italiane e quelle indiane".
"La posizione del governo era stata definita in mattinata in un'apposita riunione del CISR (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica) presieduta dal Presidente Monti, alla quale hanno partecipato i Ministri degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, dell'Interno Anna Maria Cancellieri, della Giustizia Paola Severino, della Difesa Giampaolo Di Paola, dell'Economia e Finanze Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico Corrado Passera, i Sottosegretari Antonio Catricalà e Gianni De Gennaro. Sulla base delle decisioni assunte dal CISR, il governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha ritenuto l'opportunità, anche nell'interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l'impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in Italia entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione".
Napolitano parla di "Senso di responsabilità" considerando come i due marò hanno accettato la decisione presa dal governo italiano.