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Parrebbe che la mia ragazza sia il vero uomo della coppia. Per dire, abbiamo fatto una gara, ed abbiamo scoperto che lei di motori ne sa molto più di me. Inoltre quando andiamo alle feste succede che lei magari ordina una birra mentre io, invece, mi godo la mia Coca Cola. E quando tutti mi chiedono come mai non prendo la birra, rispondo dicendo che la birra mi fa letteralmente cacare. E sia chiaro, non ho nulla contro la birra né contro chi la beve ma, molto semplicemente, non mi piace. Poi basti pensare che uno dei miei film preferiti è Se mi lasci ti cancello e che uno dei libri che più mi ha influenzato è Lolita di Vladimir Nabokov per capire di che pasta sono fatto. Insomma, possiamo dire che in certi casi i fumetti di Wolverine siano l'unica cosa che mi rende abbastanza maschio, e già per questo c'è da piangere assai. Poi vabbeh, ci sono maschi che si vanno a vedere i film di Step up, quindi ho d che consolarmi, però ogni tanto devo dare prova della mia virilità a me stesso - che tanto mio padre si è rassegnato all'idea che non avrà mai un figlio come Dio comanda. Quindi una sera fa mi sono lasciato andare a una visione piuttosto maschia, il sequel de I mercenari, la tamarrata firmata Sylvestern Stallone che mi aveva fatto abbastanza cacare. Ma si sa, ogni tanto bisogna fare dei sacrifici per alzare le aspettative di se stessi...Poom #2! Paff #2! Ratatatatram #2! Shoom #2! Sock #2! Patatrack #2! Aaaargh #2! Ehy man #2! Motherfucker #2! Nooooo #2! Blam #2! Ouhm #2! Blerch #2! Crash #2! Badabumchacha #2!Può sembrare strano, ma pure per fare le cazzate ci vuole un minimo di talento. Certe volte può darsi che il talento sia enorme e ti esca un Hot fuzz o un Rat-man, altre volte invece un prodotto semplice e onesto. Il primo film sulle avventure dei mercenari capitanati da Sly era un fallimento su tutta la linea non perché fosse un film del menga e basta, quello glielo si poteva perdonare. La cosa per cui risultava così fastidioso e a tratti inutile era il semplice fatto che si prendeva anche abbastanza sul serio, perché Stallone in quel progetto ci credeva, solo che non ne aveva le capacità per mettere in piedi qualcosa che portasse a un minimo di conoscenza di regia. E il prendersi poco sul serio spesso può salvare. D'altronde uno Spider-man 3 non è molto meno fastidioso di un Man of steel? Ecco, per questo film quindi sembrano aver deciso di fare le cose per bene. Innanzitutto Stallone sta ben lontano dalla macchina da presa, limitandosi a fare esclusivamente l'attore e il produttore - e se la memoria non mi fa uno scherzone dei suoi, nei titoli di coda è menzionato unicamente come co-sceneggiatore, col nome molto più in basso e molto più piccolo di quello che dovrebbe essere lo scrittore principale. Poi non si dimentica nemmeno la cosa principale: viene chiamato un vero regista. Non uno che fa arte minimalista, sia chiaro, The last stand è un qualcosa che ancora in molti non riescono a spiegarsi, viene chiamato tale Simon West, che pur non vantando chissà quali titoli nella sua [seppur onesta e dignitosa] carriera, se non altro è un onesto mestierante. Uno di quelli che sa dove mettere la macchina da presa, cosa che fa beneficiare al film già dai primi minuti di visione. Infatti le scene di battaglia non sono confuse, tutto è molto nitido e chiaro e addirittura la fotografia ha un ottimo controllo, tanto che in alcuni punti è davvero ben sfruttata. Anche troppo, per un film simile, mi verrebbe da dire. Ma comunque, nonostante una trama che sembra un brodo allungato con un intero torrente, il film ha una sua coerenza, un suo ritmo e una struttura filmica dignitosa che fanno capire, se non altro, che stavolta il lavoro è stato eseguito da mani competenti. Ma vi dirò di più... il film è davvero bello e diverte. Eccome! Sembra strano che sia io a dirlo, uno che di film d'azione ne guarda mediamente pochi a patto che non vi siano delle speciali commistioni a qualche altro genere, eppure l'ora e mezza canonica in questo caso mi è davvero volata. Complice anche una voglia di essere cazzoni davvero abbondante e, cosa essenziale, un'ottima auto-ironia che non guasta e dona a questo secondo capitolo una freschezza che nel primo mancava totalmente. Qui abbiamo uno Schwarzy che non si limita a fare una semplice comparsata, è parte attiva nella vicenda e, come se non bastasse, a un certo punto viene minacciato di essere terminato, per poi arrivare addirittura a rubare a Bruce Willis l'urlo di battaglia del ciclo Die hard. Ciliegina sulla torta, poi, è l'arrivo di un Chuck Norris che, non contento di strafare come si suole dire sul suo conto, cita addirittura un 'Chick Norris fact' - quello del cobra reale che muore dopo averlo morso, per inciso - donando a questo film un che di epico. Perché si può anche essere epici a proprio modo, specie se si riesce a fare un qualcosa di divertente e divertito, vincendo nel proprio scopo e riuscendo a convertire anche il più restio degli spettatori come il sottoscritto. Certo, non si parla di capolavori o di cose che passeranno alla storia, ma se non altro è l'ennesima vittoria per questo gruppo di strambi legionari.Io quindi lo consiglio, pur coi suoi limiti e la sua dichiarata ignoranza. E certo non mi avrà fatto sentire più uomo o altro, ma se non altro mi ha strappato qualche sorriso - a suon di pugni.Voto: ★★ ½
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