by Valerio Daloiso · 5 settembre 2014
ritornano Barney Ross & co. questa volta in missione contro una vecchia conoscenza assai pericolosa….
Siamo dunque arrivati a I mercenari 3. Da una semplice trilogia arrivare alla saga franchise infinita il passo è breve (ma si vedrà perchè gli incassi di questo episodio non sembrano esaltanti). I nostri eroi questa volta devono eliminare un pericoloso trafficante d’armi internazionale non prima di aver liberato dal carcere un ex membro del gruppo utile per la missione. Tutto sembra filare liscio come l’olio ma ,proprio quando la missione sta per giungere a compimento, si scopre la vera identità del trafficante: un vecchio membro della banda dei mercenari creduto morto. Senza troppe difficoltà riesce a sfuggire alla squadra di Barney Ross e a ferire gravemente uno di loro. Urge quindi una contromossa per portare a terminare la missione e vendicare l’amico ferito. Questa volta il nemico è assai pericoloso, perciò Ross deciderà di ingaggiare nuove leve più giovani. Il confronto finale sarà esplosivo e distruttivo. Si aggiungono nuovi personaggi tra vecchie glorie e non, ma lo schema narrativo non cambia. Anzi si può dire che la trama è alquanto accessoria e risibile tanto è meccanica, banale e sostanzialmente ricalcata sugli altri episodi. No, il piacere che nasce (o che dovrebbe nascere) dalla visione di questa serie di film non è dato dall’intreccio narrativo, secondario se non inutile, ma dalla parata di star stagionate dell’action “old style” che ammiccano con occhio cinefilo allo spettatore più sgamato.
Infatti ne I mercenari 3 sono più interessanti ed esaltanti i momenti di stasi in cui i personaggi si confrontano verbalmente tra loro giocando sottilmente su quello che rappresentano o hanno rappresentato nell’immaginario collettivo piuttosto che le scene d’azione in quanto tali, alla lunga ripetitive e noiose. Lo spasso è dato dal continuo rimando metacinematografico ed “extra testuale” che i protagonisti/attori lanciano a noi spettatori (ad un certo punto si dice che il personaggio di Bruce Willis è “uscito di scena” a giustificare la sua assenza da questo episodio). Questo è anche il capitolo dove ci si confronta di più sul concetto di anzianità e sul confronto generazionale, la vecchia guardia come padre putativo dei nuovi eroi più giovani. I mercenari 3 (come del resto anche i precedenti episodi) vive di autoreferenzialità, di accumulo di personaggi, di piccoli sottotesti decifrabili forse solo dall’appassionato cresciuto con la mitologia action anni 80. Solo coloro che erano bambini quando guardavano le gesta dei vari Stallone, Schwarzenegger, Snipes, Lundgren, Ford, Gibson ecc.. potranno sempre, ora adulti, lucidamente emozionarsi per queste malinconiche e goliardiche rimpatriate. Per tutti gli altri è solo un bollito misto, noia a 360 gradi.TENERAMENTE VINTAGE
Regia: Patrick Hughes – Cast: Sylvester Stallone, Dolph Lundgren, Wesley Snipes, Jason Statham, Randy Couture, Antonio Banderas, Arnold Schwarzenegger, Harrison Ford, Mel Gibson, Terry Crews, Jet Li – USA/Francia, 2014 – Durata: 126 min.
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