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I miei 10 euro per Santoro

Da Nineteeneightyfour
I miei 10 euro per Santoro
Non è in discussione la qualità dell'informazione o l'uomo Santoro, ma solo questa strana e alquanto inopportuna richiesta. Santoro non avrà difficoltà a reperire i finanziamenti pubblicitari per avviare il suo programma, quindi perché chiedere 10 euro a persone che guadagnano 100 volte di meno di lui? Per vedere poi un programma appiattito sulle tematiche nazionali? Perché invece non si parla di quello che sta facendo la BCE, di come gli altri paesi dell'Europa stanno depredando la povera e inerme Grecia(cosa che potrebbe accadere all'Italia in futuro), di come le politiche di austerità siano dettate dal Parlamento Europeo di cui Santoro ha fatto parte? Delle reali motivazioni per cui il nostro paese non cresce più, del perché Marchionne è uscito da Confindustria. Perché non ci dice chi è Murdoch, il padrone di Sky, canale che ospita il suo programma? Oppure vogliono fare un programma ancora incentrato su Berlusconi, colpevole di ogni misfatto o sul fatto che Marchionne è cattivo?? 
Santoro, se vuoi i miei dieci euro, allora prima mandaci la scaletta di chi parlerà e di cosa si parlerà...poi se ne può riparlare. 
P.s.
I problemi economici dell'Italia sono dettati da problemi strutturali(esistono poche grandi imprese e una miriade di piccole e medie imprese non competitive in un economica globalizzata)che Berlusconi non è capace di risolvere semplicemente perché il suo elettorato è formato in gran parte dai piccoli e medi imprenditori. Il PD ha sicuramente una visione più internazionale ed europeista, e al momento in cui passerà al governo ci saranno quelle riforme strutturali per rendere competitiva l'Italia. Ma a quale prezzo?? Abbassamento degli stipendi, meno diritti, peggiori condizioni di vita. Insomma il prezzo della maggior competitività sarà pagato dai lavoratori non da chi ne trarrà beneficio, cioè gli imprenditori.
Marchionne non è cattivo. E' semplicemente un manager che persegue il suo profitto(legato a quello dell'azienda che controlla). Marchionne sa bene che se la FIAT continua ad avere questa visione nazionale non può reggere il confronto con le altre case automobilistiche. Ed allora come si può aumentare la competitività? Abbassamento del costo del lavoro(i referendum in fabbrica), aumento di capitale(fusione con Chrysler), apertura al mercato estero, delocalizzazione della struttura produttiva in zone maggiormente produttive o con minor costi di produzione. Da qui si può comprendere il perché Marchionne sia uscito da Confindustria. Non vuole più seguire la sua linea nazionale, rimanendo libero di attuare politiche di delocalizzazione del sistema produttivo e soprattutto vuole evitare di sottostare al contratto nazionale del lavoro, stipulato da CGIL e Confindustria(poiché in tempi di crisi il lavoratore è la parte più debole nella contrattazione con l'imprenditore e quindi se isolato dagli altri, attraverso contratti individuali, è facilmente "ricattabile" con un salario molto più basso di quello previsto dal contratto nazionale stesso).

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