I mille fiori di Klimt

Gustav Klimt – Ritratto di Eugenia Primavesi (1913-1914)

Il “Ritratto di Eugenia Primavesi” di Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Neubau, 6 febbraio 1918) è una delle opere più colorate e solari dell’artista viennese grande esponente dell’Art Nouveau.
La donna ritratta è la moglie di Otto Primavesi, nuovo finanziatore della ditta di design Wiener Werkstätte fondata nel 1903 dall’architetto Josef Hoffman, dal banchiere Fritz Wärndorfer e dal pittore Koloman Moser.

Rispetto ai ritratti precedenti quest’opera perde le rigidità e il rigoroso segno decorativo per un’abbondanza di forme arrotondate e una rigogliosa tavolozza di colori accesi e ricchi. La pennellata, precisa e attenta nel volto e nelle mani, diventa più libera e sciolta nello sfondo e nell’abito fiorato dirigendo lo sguardo dell’osservatore e concentrandolo sul volto serio di Eugenia Primavesi.

Il vestito coloratissimo e l’”aureola moderna” alle spalle della donna, che in realtà era in origine lo schienale di una poltrona, sono trasformati in pure forme e macchie di colore leggere ed irreali che contribuiscono a creare l’interessante gioco da caleidoscopio tipico delle più moderne tele di Klimt.

L’abito della Traffic People, con i suoi fiori dai contorni indefiniti ricorda anche nei colori il vestito nel “Ritratto di Eugenia Primavesi”. I gioielli di Karen Millen, come la borsa Mar Y Sol e le scarpe Cristófoli riprendono il tema fiorato in un look primaverile per quella primavera che sta tardando ad arrivare.