Attenzione:
i deboli di cuore, i credenti e chiunque possa sentirsi offeso da questa cronaca non dovrebbero leggere questo articolo.
Tutto comincia giovedì 14 marzo 2013 ore 18.30. Fine dell’orario di lavoro e via di corsa a casa per vedere la mia Inter. Per la cronaca si gioca a San Siro il ritorno degli ottavi di Europa League Inter Tottenham. Andata 3 a 0 per i londinesi. Commenti dei giorni precedenti parlano solo di una partita da onorare, non fare figuracce in campo europeo e di non perdere la faccia.
Ma non io, io ci credo, da eterno sognatore quale sono. Così alle 19.00 mi collego su Premium e inizio a guardare la partita (birra, pizza e tabacco in quantità industriale sono d’obbligo quando gioca l’Inter, per l’occasione ho fatto rifornimento anche di superalcolici, non si sa mai…)
Non voglio fare la cronaca della partita, ma della mia partita.
Inizio normale, qualche occasione per Cassana ma niente di che (rigore o non rigore? non sono obiettivo, quindi mi astengo dal giudicare), passano i minuti e il livello di adrenalina sembra scendere…. Fino al primo gol di Cassano. Di testa e con l’impressione televisiva che la palla fosse uscita. Primo urlo da casa… Anche Jonathan quella sera mi è sembrato un giocatore di discreto livello, due diagonali difensive da stropicciarsi gli occhi. Due a Zero (Palacio…. mannaggia alla traversa)….. Punizione dal limite vicino all’angolo sinistro dell’area. Cassano per tirare e Chivu per crossare vicino al pallone. Parte Antonio, tiraccio indescrivibile ma doppia deviazione e la palla entra… 3 a 0 e il difficile è fatto. Ormai il livello di tabacco e alcool nel mio organismo è compensato solo dall’adrenalina che una serata del genere può generare.
Supplementari? Invece no…. Cambiasso spunta solitario in area, stoppa splendidamente il pallone, tiro e….. palla che accarezza il palo lungo. Negli anni scorsi San Siro era un campo di patate, dove ogni palla rasoterra prendeva traiettorie imprevedibili. Invece quest’anno con un semi sintetico sembra quasi un manto da serie A. NESSUNO mi toglierà dalla testa che vicino a quel palo l’anno scorso si sarebbe formata una zolla di dimensioni bibliche che avrebbe cambiato il giro del pallone e chiuso la partita. Invece NO. Supplementari.
Nell’attesa mi verso un altro goccio e una sigaretta, non si sa mai…. Fischio d’inizio…. gli interisti sembrano molto più provati degli inglesi e infatti la solita amnesia difensiva regala al Tottenham il 3 a 1. Tutti pensano che sia Finita. Io invece no, ancora ci credo, sono un inguaribile romantico in tutto. Infatti sponda di Ranocchia di testa, cross al centro, Ricky di testa è GOOOOOOLLLLL! In questo momento esatto i vicini di casa avranno pensato a un’invasione aliena o allo scoppio di una guerra. DAI Ancora c’è tempo, SI PUO’ FARE!!!!!!
E invece no, come quasi tutto nella vita rimane incompiuto, noi romantici ci ritiriamo con la coda fra le gambe con la consapevolezza che è sempre bello crederci fino in fondo, contro tutto e contro tutti, ma che alla fine la ragione ha sempre ragione. Missione impossibile era e missione impossibile è rimasta. Però che serata!!!!!!! E che delusione finale!