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I misteri di Wikileaks: che fine ha fatto Julian Assange?

Creato il 28 aprile 2012 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

I misteri di Wikileaks: che fine ha fatto Julian Assange?di Gianluca Avagnina. Che fine ha fatto Julian Assange?  L’uomo che scosse dalle fondamenta le relazioni internazionali, dimostrando qualcosa che già si sapeva, ovvero che la diplomazia non è altro che ‘la patriottica arte di mentire per il proprio paese’ (come disse Ambrose Bierce), l’uomo che aveva inaugurato l’informazione totalmente libera, libera pure dal naturale pudore che consiglia di evitare il crearsi di situazioni imbarazzanti tra persone, tra associazioni, e perfino tra Stati, sembra essere sparito nel nulla.

È anche vero che in Italia, un paese non certo modello per la libertà di stampa, se ne parla poco.

Come si parla poco della nuova minaccia che pende proprio su quella libertà, e più in generale su quella di espressione esplicitamente sancita dalla nostra Costituzione. Proprio mentre molti giornalisti e operatori del settore dell’informazione si impegnavano nel diffondere una raccolta firme per chiedere a Monti di abbandonare l’idea di una legge ‘bavaglio’ (che autorizzerebbe l’AGCOM a chiudere qualsiasi sito Internet anche solo sospettato di violazione di diritto d’autore) la Severino (una di quella squadra di Ministri di cui il Premier ha spesso dichiarato di essere fiero) al festival del giornalismo di Perugia l’ha sparata davvero grossa, scatenando il putiferio. ‘Il blog ha una diffusione non controllata e non controllabile’ ha detto il Ministro della Giustizia, e proprio per questo ‘va regolamentato, e pur nella spontaneità che ne rappresenta la caratteristica, non può trasformarsi in arbitrio’.

Al grido del web che rivendica la propria libertà, il Governo ha replicato quindi con un nuovo bavaglio.

E il nostro paladino Assange? Sempre alle prese con il suo ricorso presso l’Alta Corte di Londra, che nel Novembre 2011 ne aveva autorizzato l’estradizione (richiesta dalla Svezia dove è indagato per violenza sessuale), ha esordito in Tv con il programma ‘Il mondo di domani’, diffuso online e attraverso l’emittente Russia Today, vicina al Cremlino: come primo ospite ha scelto il fondatore di Hezbollah, pure lui gradito a Mosca.

Tutto un caso? A chi si ricorda bene del plauso di Vladimir Putin nei confronti del creatore di Wikileaks, quando questi era stato condannato dalle autorità americane, più che qualche sospetto sorge.

Certo è che se anche una bandiera come Assange s’è venduta, i tempi per una stampa davvero libera dalle censure si prospettano ancora molto, molto lontani.

Featured image, Julian Assange, fonte Wikipedia.


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