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Alcuni mesi fa, scrissi una lanterna su un sindaco di un piccolo paese della pianura cuneese. Villafranca Piemonte è un paese all'avanguardia e ci regala episodi paradigmatici. Prima di raccontare l'episodio, è necessario fare una premessa: l'amministrazione comunale con una lista civica di centrodestra ha voluto a tutti i costi una centrale a biomasse che è osteggiata da alcuni cittadini che si sono organizzati nel circolo di Legambiente. Da alcuni anni la centrale a biomasse è l'argomento di scontro più importante in paese. Veniamo ora all'episodio sintomatico della situazione politica del nostro Belpaese. La sera di capodanno il presidente del locale circolo di Legambiente, Severino Tesio, si reca al palazzetto dello sport del paese per festeggiare insieme alla sua famiglia e ai suoi concittadini l'inizio del 2011. In sintesi, il presidente viene avvicinato dal sindaco e da un consigliere di maggioranza e la discussione si scalda subito. Tesio e la moglie vengono apostrofati come "comunisti ipocriti" dal sindaco dal grande ego forse perché non è riuscito a trovare altri epiteti (posso suggerire per la prossima volta "comunisti permalosi" o "socialisti onesti" o "leghisti democratici"). Il presidente del circolo cerca di uscire dal democratico palazzetto ma viene circondato dai democratici festanti. Viene lanciata una bottiglia di vetro che colpisce Tesio all'arcata sopraccigliare: 4 punti di sutura al pronto soccorso. I moderati colpiscono ancora.
In Italia troppo spesso sentiamo affermazioni come terroristi dell'ambiente, partito del no, estremismo ecologista che vogliono descrivere tutti quelli, spesso una piccola minoranza, che non condividono l'idea che lo sviluppo della nostra civiltà passi attraverso le centrali o le autostrade. Vengono (o veniamo?) definiti spesso estremisti. Avere una posizione ideologica che non tiene conto dei singoli casi è stupido ma è ancora più stupido accettare passivamente tutto ciò che ci propinano. Dobbiammo essere orgogliosi di questo nostro estremismo, perché significa non essere indifferenti agli abusi e alle speculazioni. Non dobbiamo essere però indifferenti a certi moderati dichiarati che urlano in Parlamento e lanciano bottiglie nel Palazzetto perché la violenza della presunta maggioranza è sempre stata la più pericolosa. Non sottovalutiamo questi episodi perché sono sintomatici della brutta aria che tira. Le crisi economiche sono troppo spesso terreno fertile per svolte autoritarie fasciste che si sfogano colpendo chi non la pensa come il gregge guidato da piccoli personaggi dallo smisurato ego. Il 2011 è iniziato male a Villafranca ma spero che le molte brave persone, che abitano quel paese e tutta l'Italia, si rendano conto che i moderati non lanciano bottiglie ma usano la forza delle parole. Auguri di buon anno al Circolo di Legambiente: resistere, resistere, resistere.
Ps: potete trovare tutte le informazioni sull'accaduto qui.
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