I costi per la pubblicità allo scrittore esordiente, a carico dell’editore, sono stati tema, qualche mese fa, di una riflessione. Avevo dato uno sguardo a quelli umani e strutturali. Oggi mi soffermo sui costi online, ovvero sulla pubblicità nel web.
Non esiste pubblicità online senza connessione internet, i cui costi dipendono dall’operatore scelto ma che in genere sono già stati ammortizzati per altre ragioni. Al giorno d’oggi un’azienda senza un sito internet si autoesclude dal mondo. Nell’editoria questo fattore è ancora più importante vista la grandissima concorrenza esistente fra le centinaia di case editrici che operano nel nostro Paese. Senza contare le case editrici che hanno sede solo e soltanto sul web, pubblicando e-book a prezzi stracciati, offrendo servizi di consulenza molto simili a quelli offerti dalle agenzie letterarie. Il sito web è imprescindibile, al giorno d’oggi. Così come una casella mail funzionante. I costi relativi alla realizzazione di un sito web, alla gestione del database, alla sicurezza informatica dipendono dal carrello imposto dal professionista a cui ci si rivolge. Per aprire un semplice blog su Wordpress (o qualsiasi altra piattaforma) il prezzo può partire da 50 euro. Non essendoci un listino prezzi, albo o linee guida, il singolo e le web agency possono scegliere in maniera autonoma quali prezzi praticare.
E’ molto importante la scelta della tipologia di sito web. Un sito vetrina oppure un sito improntato sull’e-commerce può fare la differenza. Permettere all’utente di avere informazioni sulla casa editrice, sulle uscite, sugli autori, sui romanzi e, allo stesso tempo, poter procedere all’acquisto senza grandi difficoltà nella compilazione del formulario, nel completamento delle transazioni economiche online è sicuramente un punto a favore della casa editrice. Importante è anche la valutazione dell’accessibilità del sito web. Questa valutazione permette di conoscere l’esistenza, ed eventualmente il superamento, delle barriere architettoniche che limitano l’accesso dei portatori di handicap al proprio sito. Come sopra, i costi variano, ma sono soldi ben spesi.
Detto ciò. La casa editrice ha il wireless, i telefoni aziendali sono tutti rigorosamente suddivisi fra android e Galaxy, il sito web è online e i contenuti sono stati redatti e pubblicati in modo accessibile per ogni tipo di utente web. L’addetto web è ai posti di comando. Si parte: ci sono gli autori da promuovere.
Senza entrare nello specifico della questione spinosa fra quantità di autori pubblicati e qualità delle opere sul mercato, possiamo dire che internet offre una vasta gamma di possibilità pubblicitarie. L’iscrizione a qualsiasi social network è gratuita. Gratuita è la possibilità di pubblicare contenuti. L’utilizzo di un blog aziendale (realizzato anche da un dipendente pratico, su piattaforma gratuita) permette un rapporto immediato con i potenziali acquirenti. Conoscere direttamente l’opinione del pubblico, le riflessioni dei lettori, interagire con loro in tempo reale significa smantellare alcuni costi di indagine di mercato affidate normalmente alle società che si occupano di sondaggi e marketing. Creare l’effetto “buzz”, ovvero il passaparola, il tam-tam, dare vita a “un caso” prima ancora che il libro sia sullo scaffale della libreria permette visibilità. Dare la possibilità di prenotare in anticipo il romanzo fornisce informazioni importanti all’editore. La valutazione del traffico del sito è un altro strumento utilissimo per capire molto sulla propria immagine, sulle tendenze di mercato, sugli autori maggiormente ricercati. La valutazione della posizione permetta di capire quanto un’azienda sia conosciuta, linkata, citata.
Non esistono, infine, solo Facebook, Twitter, You Tube, aNobili e Wordpress o Blogger. La pubblicità online si regge anche sui rapporti con blogger o riviste letterarie. Anteprime e give away permettono una diffusione veloce del romanzo e del nome dell’autore. Il costo da sostenere è il prezzo di copertina del libro, moltiplicato per tutti i siti a cui sarà inviato. Per non parlare dei forum: i dipendenti deputati al mondo web potrebbero anche “infiltrarsi” nei forum in cui si parla di autori emergenti o letteratura e far circolare il nome del romanzo o dell’autore. A volte le polemiche e le discussioni accese possono aiutare molto la diffusione di un testo: la curiosità così generata sarà soddisfatta dalla lettura del testo e dal tornare sul dato forum a dire nuovamente la propria idea sul tale argomento riferito al tale scrittore.